VITTORIA, ASSEMBLEA DEGLI ACCONCIATORI E DELLE ESTETISTE

“In questo momento di crisi, l’abusivismo è la piaga maggiore che gli operatori del comparto si trovano a dovere fronteggiare”. E’ l’amara constatazione con cui si è aperta l’assemblea di acconciatori ed estetiste tenutasi nella sede Cna di Vittoria alla presenza del presidente provinciale dell’Unione Benessere e Sanità, Maria Carmela Modica Belviglio, e del responsabile provinciale Antonella Caldarera. C’erano anche il presidente territoriale Cna, Giuseppe Santocono, con il responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio. “Abbiamo, purtroppo, preso atto di come – dichiara Modica Belviglio – sono in numero sempre maggiore le imprese che, non riuscendo più ad andare avanti, decidono di abbassare le saracinesche, di depositare le licenze alla Camera di commercio e di avventurarsi nell’ambito del sommerso. Tutto questo non è ammissibile perché droga in maniera evidente il mercato a discapito delle ditte che continuano a pagare regolarmente le tasse. Il guaio è che queste ultime, avendo verificato che chi agisce abusivamente non subisce alcun tipo di controllo, ci dicono: ma perché noi non dobbiamo fare la stessa cosa? Siamo di fronte ad una situazione senza precedenti. Gli allarmi che abbiamo lanciato nei mesi scorsi per fare in modo che potessero essere attuate verifiche ad hoc sembrano caduti nel vuoto. Nessun tipo di inversione di tendenza si è registrata negli ultimi tempi. E, a Vittoria come nel resto della provincia di Ragusa, la situazione è sfuggita completamente di mano”.

La Cna, dopo avere raccolto le lamentele degli operatori presenti all’assemblea, ha deciso di riconvocare un’altra riunione a breve scadenza per stabilire un pacchetto di proposte che, ancora con maggiore incisività rispetto al passato, possa mettere in luce le criticità dell’intero comparto individuando al contempo alcuni palliativi. “La preoccupazione emersa da questa ulteriore assemblea che abbiamo tenuto su base provinciale – continua Caldarera – e che ci vedrà presenti anche a Scicli lunedì 26 marzo, ci fornisce in modo pieno il senso della drammaticità della situazione. Non possiamo più andare avanti così come se nulla fosse accaduto. Una decisione deve essere presa mobilitando tutte le imprese che rispettano le scadenze e chiedendo, soprattutto, l’adozione di provvedimenti che non vadano a tartassare le realtà in regola. Si rischia, infatti, un’operazione di macelleria sociale che non sappiamo dove ci porterà. Lo ripetiamo: la situazione è molto grave e come tale deve essere affrontata dagli organismi competenti e di controllo”. “La Cna – ha poi aggiunto il presidente Santocono – vuole essere vicina al comparto e chiede che gli operatori del settore facciano altrettanto. Soltanto in questo modo riusciremo ad essere più presenti e più forti sul territorio. E a dare risposte incisive. Come tra l’altro abbiamo dimostrato di sapere fare anche di recente”.

 

 

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