VINCE A FATICA IL PADUA RUGBY

Il Padua Rugby torna a casa con una vittoria dal Tomasselli di Caltanissetta. La squadra ragusana vince soffrendo più di quanto fosse previsto 26 a 20. Di fronte, ieri, c’erano le solo due formazioni ancora imbattute e tra quelle inserite nel lotto delle pretendenti alla vittoria finale.

Ne è venuta fuori una partita poco bella, giocata da due XV timorosi, più concentrati sul non prenderle che sul resto. È stata una partita equilibrata, giocata sempre punto a punto, con un primo tempo che ha visto una leggera supremazia degli ospiti (gli iblei hanno giocato per 21 minuti nella metà campo nissena e per 24 hanno tenuto l’ovale in mano) e un secondo letteralmente dominato di padroni di casa (25 minuti giocati in attacco) che però non sono stati bravi a far fruttare tale superiorità.

Pronti, via, e la Nissa si porta subito in vantaggio grazie a un calcio da oltre quaranta metri di Emiliano Di Maura, concesso dall’arbitro, il signor Marcello Marchese della sezione di Catania, per un fallo in ruck.

Ma i ragusani non ci stanno a perdere e prima impattano (al 4°) e poi (al 9°) sorpassano gli avversari grazie a due calci di punizione di Peppe Iacono.

Una volta avanti nel punteggio, i biancazzurri si placano, ma la Nissa non ne approfitta.

Anzi, sono i ragusani, al 27°, ad incrementare il proprio vantaggio con la meta di Antonio Modica che arriva dopo una bella azione che vede protagonista la linea dei trequarti. Peppe Iacono trasforma nonostante la posizione non proprio agevole. 3 a 13.

I nisseni accusano il colpo e il Padua sale in cattedra. Al 38°, però, un calcio di liberazione sbagliato da capitan Iacono, permette ai padroni di casa di ripartire con una touche sulla linea dei 22 biancazzuri. Da lì, con un devastante carrettino, i nisseni si portano fin dentro l’area di meta, e lì è bravo Nicolosi a schiacciare l’ovale a terra. Di Maura non sbaglia la trasformazione. 10 a 13 e partita, se mai fosse stata chiusa, riaperta.

Il Padua di quest’anno, però, sembra si esalti soprattutto nelle difficoltà e così, invece di accusare il colpo, ritrova la carica e, dopo una giocata che vede l’ovale muoversi velocemente da destra a sinistra, movimento che coglie di sorpresa la difesa nissena, mette Stefano Iacono in condizione di segnare una bella meta. Peppe Iacono trasforma e sul 10 a 20 e tutti vanno negli spogliatoi a riposarsi.

Al rientro si vede subito una Nissa più vogliosa e coraggiosa e un Padua che stenta.

Al 48° ancora un carrettino dei giocatori di casa, oggi veramente incontenibile il pacchetto arretrato dei verdi, arriva fino a pochi centrimetri dall’area di meta biancazzurra da dove Zambito si protende, nonostante sia accerchiato, per schiacciare l’ovale in meta. Di Maura centra i pali. 17 a 20.

Da quel momento per il Padua la partita diventa un supplizio: la Nissa prende il sopravvento nelle fasi statiche, soprattutto in mischia, e i ragusani non riescono più a sviluppare il gioco cui ci hanno abituati in questi anni.

A nulla valgono le sostituzioni di Lorenzo Castiello con Stefano Tumino (al 60°) e di Andrea Battaglia, Fabio Baglieri e Giuseppe Modica con Giovanni Tumino, Giorgio Carbonaro e Saro Di Maria (al 62°): il pallino del gioco resta in mano ai giocatori di casa.

Al 61° Di Maura pareggia, ma un fallo nisseno in ruck, al 65°, permette ai ragusani, con una punizione di Iacono, di tornare ancora una volta avanti.

Ma l’andamento della partita non cambia: il Padua soffre ma la Nissa non riesce a bucare la difesa ospite.

Al 71° Di Maura potrebbe impattare nuovamente ma il suo piede è impreciso.

Al 75° un placcaggio alto di un giocatore nisseno dà al piede di capitan Iacono l’occasione di allungare ancora, occasione che il cecchino biancazzurro non spreca. 20 a 26.

La Nissa tira fuori l’orgoglio e si fionda in avanti con le poche forze ormai rimaste. Il Padua non è da meno e si difende con le unghie e con i denti. Ne viene fuori un finale di partita teso e duro, finale che, inspiegabilmente, si protrae fino all’ottantacinquesimo.

Il fischio finale è come una liberazione per i ragusani, che portano a casa la vittoria e allungano in classifica.

Man of the Match Giuseppe Modica, per aver mostrato, nonostante la sua giovane età, una grande maturità nell’interpretare il difficile ruolo del mediano di mischia.

 

 

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