È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
VILLA COMUNALE. IL FRONTE DELLA DEVASTAZIONE DI VITTORIA AVANZA
21 Ott 2013 16:20
“Diario minimo di una mattinata di dolore e di rabbia.” Con queste parole amare inizia un comunicato stampa di Ciccio Aiello ex sindaco di Vittoria che alle 6,00 del mattino ai tempi della sua sindacatura era pronto a verificare alla villa se gli operatori ecologici avessero provveduto nel mantenerla in perfetta cura. Proponiamo qui le sue riflessioni amare forse a mo’ di sfogo ma incisive: “Nonostante gli amici e i gruppi di sostegno su facebook, che hanno mantenuto una certa attenzione, la Villa Comunale è sprofondata nella distruzione e nel disastro. Chi indicava nei cittadini la responsabilità della devastazione di Vittoria, ha coperto volutamente le responsabilità di questa amministrazione comunale, di incapaci e strafottenti, che hanno completamente rovinato uno dei giardini pubblici più belli della Sicilia.
E’ difficile glissare verso l’indeterminatezza delle accuse ai cittadini. qui le responsabilità sono evidenti, chiare e precise : dopo Amiu, Emaia, pulizia, porto, economia, artigianato, prg, ora una pietra tombale è stata messa pure sulla villa comunale.
Solo gente che odia può ridurre un luogo nelle condizioni in cui si trova. i cittadini ne sono consapevoli. Entrando dal cancello principale, ho avuto subito la percezione delle devastazioni.
Alberi rinsecchiti ed erba alta mezzo metro (foto Franco Assenza). Fra tutte, si segnalano le palme morte per l’attacco del punteruolo rosso, ma molte ancora potrebbero essere trattate.
” Non irrigano più da due anni“, mi dice un Tizio che passa e si ferma al tavolo del Sit-in, ” Stia attento che ci sono le zecche“, mi fa con ferma convinzione.
Penso che l’indicazione potrebbe essere fondata, andrebbe verificata. Ma a chi dirlo in un caos del genere?
Intanto vedo a distanza alcune persone, quattro cinque persone, che si muovono con dei rastrelli e le scope, di fretta, per mandato ricevuto.
Ieri sera Nicosia aveva annunciato gli interventi: mi rendo conto delle balle e dell’improvvisazione di questo sindaco, pronto alla battuta per superare il momento, come fanno di consueto alcuni avvocati al tribunale: la battuta e via. Poi la verità….è quella che ho sotto i miei occhi, e considero questi operai che cercano di parare lo scempio circostante come possono.
Guardo il terreno tra le frasche e sul terreno. Ho paura delle zecche e sto all’erta.
Ma intanto si forma un gruppetto di persone e mi dirigo verso i Gabinetti. Definirli tali è un eufemismo : sporcizia, porte sfondate, buchi nelle porte per guardare dentro, lavandini scippati, tazze nere e incrostate, sia nei bagni maschili che femminili. il bagno dei portatori di handicap e quasi inaccessibile, c’e’ solo la tazza. I lavandini sono scomparsi, acqua niente. C’è un odore ripugnante e scappo da quel luogo da mettere ormai in quarantena.
Giro sotto la zona bagni, dove avevamo insediato un gelsomino siciliano, odoroso…magnifico. E’ tutto un intrico di frasche, sacchetti di immondizia e rifiuti vari: il gelsomini cerca di farsi strada in mezzo a tanto squallore.
Mi accorgo che tutta la parte verso la valle è in quelle condizioni, inavvicinabile.
Tento di prendere respiro salendo per la scala principale: ahimè, che distruzione !
Comincio a imprecare e a parlare da solo. La gente mi riconosce e capisce, diversamente avrebbero chiamato i nuclei speciali e il 113.
A mala parole, pi tutti. Ma andateci voi a vedere, e vi accorgerete. La scala centrale e la piazzetta sovrastante sono tutte disselciate, sporche, come i terreni circostanti, i bordi di pietra calcarea rovesciati sui terreni.
Giro verso il Campo di Tennis, pulito: ma chi viene a giocare qui non lo vede questo scempio? Possibile che siano così chiusi nel gioco da trascurare il contesto sporco e la distruzione universale? Tubi rotti, acqua che scorre, diffusori sparpagliati, palizzate a terra, erba, erba, erba e sporcizia. Arrivo sino al bordo del boschetto, parte alta: orribile, inguardabile.
Ogni tanto amici in tuta scorrono e li guardo: miatiddi penso… Li invidio. Beh, non tanto, visto i giri che devono fare in mezzo a tanto squallore.
Mi chiedo come sia possibile mantenere in queste condizioni la struttura di verde pubblico più importante della Sicilia.
Per non parlare dei problemi della sicurezza delle persone.
Ho visto qualche faccia che non mi è piaciuta e la gente ha avuto problemi.
Questo è il livello e la qualità del verde pubblico a Vittoria oggi.
Mai, mai, avevamo visto tanto squallore da un lato e tanta arroganza vuota e spocchiosa in amministratori pubblici.
Qualcuno deve attivarsi, le autorita’ sanitarie e anche quelle preposte alla sicurezza dei cittadini, dei bambini, delle persone.
Alla fine ho visto un amico che non vedevo da decenni. Si avvicina e subito mi dice:” Ci’, chi succiriu ?” Non risposi, non sapevo cosa rispondere.
E lui sentenziò, giustamente: ” SI FINIU A CITTA’ DI VITTORIA “
Amen”.
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