VIAGGIO NEI SOGNI

Il sonno serve all’uomo nella stessa maniera del cibo. E’ un bisogno primario!

Chi soffre d’insonnia ne conosce tutti i risvolti pesanti, sia durante la notte che durante il giorno. L’impossibilità di dormire bene può essere conseguenza di tensione di inquietudini ed essere passeggera. Quando l’insonnia è cronica, invece, può derivare da insicurezza, solitudine o senso di colpa; o dalla paura di morire, talvolta, negli anziani.

Le moderne teorie dicono che non bisogna opporsi all’insonnia, aumentando la tensione, la insofferenza, lo stress, e che piuttosto possa esserci un senso se la si usa in modo creativo per fare qualcosa che piace. Meglio, però, sarebbe avere un sonno ristoratore e regolare!

Il sonno è “piccola morte”: siamo abbandonati e indifesi, mentre dormiamo.

Forse è anche la più grande forma di solitudine – accezione positiva- una sorta di costrizione naturale a toccare il fondo di noi stessi, naturalmente, e rigenerarci in modo globale, “riparare” graffi e ferite sul cuore, nella mente, nel fisico. Di certo è un grande mistero ciò che ad un certo punto ci spinge a dormire sera dopo sera -per risvegliarci il giorno dopo-…e ci adagia nella culla della notte. In quella notte enigmatica non abbiamo visto, sentito…Eravamo altrove? In che luogo? Come? Perché?

Che ne è allora di quel sonno notturno, che pare coprire la maggior parte temporale della vita di ciascuno di noi?

Non è evidentemente solo un modo di riposare il fisico, e la mente; è qualcosa di molto più profondo e significativo, soprattutto cercando di dare un senso e imparare qualcosa di noi stessi dai sogni che ricordiamo o che ci fanno sobbalzare svegliandoci improvvisamente in preda ad angosce, se non piangendo, nel bel mezzo del buio della notte e, parallelamente, di quel periodo della vita.

Dormire…sognare” s’interroga l’Amleto di Shakespeare… La vita è strettamente legata al sogno, la vita si fa, è sogno…Come decodificare quindi i sogni? Quale significato potrebbero avere i nostri sogni notturni; quali effetti su di noi?

Parlano di qualcosa che ci è successo durante il giorno? O sono stati influenzati da una cena pesante? Fanno riferimento a qualche film visto prima di andare a dormire? Potenziano la memoria? Sono le nostre paure liberate nel sonno? Raccontano qualcosa del passato, rimosso o dimenticato? “L’inconscio ci comunica con i sogni frammenti di verità sepolte” –a dirla con la sensibilità ricercata di F. Battiato? O sono indicazioni sulle scelte da fare che riguardano la nostra vita? Ci insegnano qualcosa di preciso sulle relazioni che teniamo con gli altri e/o con qualcuno di preciso?

Possiamo grazie ad un sogno risolvere qualche questione irrisolta? Ci suggerisce ambizioni, aspirazioni interiori? O insinua che al contrario ci stiamo reprimendo nei desideri più profondi? O forse ci ha messo in connessione con persone molto amate che però sono morte? Ci fa sentire fuori posto, “a piedi nudi”, senza sapere come proseguire in questo particolare periodo della nostra esistenza?

O facciamo sogni troppo intricati e folli da non trovarne il capo e tirarne le fila in una confusione che è tutt’altro che immaginaria?

Al risveglio il sogno fatto ci dà un senso di inquietudine o pace Lo abbiamo “proseguito” nel dormiveglia, per completarlo trovando una soluzione che si confà a noi, o in modo intuitivo o perché desideriamo guidare la vita in quel senso, verso una realizzazione concreta di quel sogno, evidentemente positivo. Ci possiamo chiedere perché al contrario certi sogni li abbiamo letteralmente cancellati al mattino.

In questo modo, porre domande e cercare da noi le risposte possibili -che solo noi sappiamo- di certo aiuta a divenire maggiormente consapevoli di ciò che abbiamo nel fondo di quello che si potrebbe chiamare il nostro paesaggio interiore e in ombra…

Nel sogno, “sognare di dormire: falsa sicurezza, timori savi e prudenti, 41; dormire con un uomo, felicità coniugale,14; dormire quando il proprio marito è assente, morte prossima, 16” E ancora: “dormire coll’amante, gusto nuovo ai piaceri, 27; con un bel giovane, piaceri da disgusti, 35; con bella giovane, noia, pensieri molesti, 11; colla propria figlia, adozione di un orfanello, 22; con una meretrice, dolori pel giorno seguente, 14, colla madre e con la figlia, rassegnazione, 2, 52…” E’ interessante; sognare di “avere occhi aperti denota discernimento”. Tutto questo recita un vecchia Cabala del lotto, dando i numeri, 54, nell’ultimo caso, da giocare, come vincente!

Superstizione o saggezza che sia, nel sacco dei sogni, e della ricerca del loro significato, possiamo fare cernita a piene mani di scoperte scientifiche, psicoanalisi, credenze popolari. Dipende dall’approccio, come per ogni cosa.

Ricollegandoci alla Cabala del lotto, anche il gioco è un sogno e ad occhi aperti mostra, come miraggi, fortunate vincite miliardarie: oggi non basta volere “1000 lire al mese”, ma i milioni, per fare una vita …da sogno.

Anche il cantautore I. Fossati mostra “altro” sogno: “… c’è un tempo sognato che viene di notte …c’è un tempo negato ed uno segreto…”  “…Un tempo perfetto per fare silenzio, guardare il passaggio del sole d’estate…  saper raccontare ai nostri bambini quando è l’ora muta delle fate…Io dico che c’era un tempo sognato che bisognava sognare”

Sempre sogno. Tutto è sogno: il tempo, l’amore, la gente, il gioco, il futuro, la giustizia, la pace, ogni utopia, ogni desiderio …ogni nostra personale realtà …al pari dei più comuni sogni, notturni o ad occhi aperti che siano!

A questo punto non serve chiederci perché sogniamo, perché siamo “fatti della stessa sostanza dei sogni”.

 

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