La gestione del personale psicologico nelle Aziende Sanitarie Provinciali di Ragusa e della Sicilia è al centro di un acceso dibattito dopo la pubblicazione del primo report dell’Ordine degli Psicologi della Regione Siciliana, presentato all’Assessorato regionale alla Salute. Il documento ricostruisce le procedure di reclutamento dei dirigenti psicologi negli ultimi quindici anni, rivelando un quadro […]
VIA MORMINO PENNA DI SCICLI UNA STRADA DELL’ARTE DI GRANDE ATTRATTIVA.
16 Dic 2012 16:53
Uno “show antologico” che racconta, con circa 50 opere esposte, l’arte di Francesco Rinzivillo. L’interesse del pubblico e della critica catturato già ieri sera nell’inaugurazione di “Rinzivillo Solo Show”, il primo evento monografico organizzato da Quam (Quadrerie del monastero) di Scicli. Un lavoro di valorizzazione dell’arte e degli autori, quello operato da Quam assieme ad Antonio Sarnari di Tecnica Mista, che contribuisce ad esaltare Scicli, il suo barocco e a trasformare la via Mormino Penna, patrimonio dell’Umanità, in una vera e propria “strada dell’arte” di grande attrattiva. E questa volta al centro di Quam c’è l’indagine artistica di Francesco Rinzivillo, autore siciliano (originario di Comiso) che con le sue tele si è imposto con forza nel panorama artistico nazionale. Curato da Antonio Sarnari, con la critica di Alberto Agazzani, noto critico d’arte, questo “show antologico” presenta opere che si richiamano a linguaggi differenti in un allestimento che pone al centro alcune installazioni e numerosi video, lungo un percorso che è di approfondimento e di maggiore conoscenza dell’arte di Rinzivillo. Diversi cicli che racchiudono i lavori degli ultimi 15 anni, tra “azione e sottrazione”, in una continua ricerca che parte dagli oramai celebri Limès, passando dai Calchi per giungere alle Strutture e dunque alle Fittità. Un pittura informale e concettuale, quella contenuta nei Limès, dove la connotazione è l’assenza della forma con l’obiettivo di “mettere e togliere”, con un’azione sulla materia per essere continua ricerca lungo i segni dell’”indagine liminare”, il progetto di codificazione spazio-temporale di elementi primari contenuti in un sistema sfuggente sempre pronto a mutare. Il “limite”, per l’appunto, che è frontiera di indagine tra mondo vero e mondo apparente. Una ricerca che è comune anche alle Strutture e alle Fittità dove Rinzivillo, nella sua “azione e sottrazione” offre la più fine espressione del suo segno. Al centro dell’esposizione c’è “Black Out Black In”, un’installazione storica di Rinzivillo che viene proposta insieme a “Fittità”, una video-installazione prodotta appositamente per questo evento con immagini che vengono proiettate e dissipate da un prisma che crea a sua volta immagini più deboli rispetto alla proiezione originale. E lo schermo di proiezione, che funge da cesoia, diventa esso stesso il limite, il confine, la linea di separazione tra immagine che è davanti e quella che è dietro. Una verticalità, come ha spiegato l’autore ai presenti, che permette di distaccarsi dalla materia, di annullarsi e al tempo stesso di elevarsi da essa. La mostra resterà aperta fino al 20 gennaio.
© Riproduzione riservata