È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
VI SPIEGO PERCHE’ E’ IL NORD AD ESSERE INFERIORE
13 Gen 2015 15:59
Questa rubrica (forse settimanale?) nasce dalla necessità di informare i cittadini del Meridione d’Italia, e quindi anche di Ragusa, su come sono andate e su come vanno veramente le cose nei rapporti tra le due Italie, smentire alcuni stereotipi falsi e dolorosi, cancellare quella sbagliata associazione di idee per la quale SUD vuol dire meno e NORD vuol dire più. Far capire che tutti i soprusi subiti sono lo specchio di un complesso di inferiorità che ha portato il NORD ad annientare il SUD per salvarsi, mors tua vita mea. Tutto è stato fatto per mantenere sapientemente il Sud Italia colonia di un Settentrione ingordo e con le mani lorde di sangue.
Capitolo 1 – A natale siamo tutti più buoni
In queste vacanze natalizie, con il consueto rientro degli emigrati (cioè dei nostri capitali all’estero) ho avuto modo di confrontarmi con tantissimi amici non visti da tempo, fra cui abitanti di Torino e Milano, cioè le capitali economiche di questo paese.
Ovviamente si è parlato, oltre che dei ricordi, delle prospettive future nella nostra terra e delle differenze con il NORD: senso civico, infrastrutture, sicurezza, carattere, vivibilità in genere oltre che opportunità di lavoro e di sviluppo imprenditoriale. Sappiamo tutti che esiste un abisso tra il meridione ed il resto dell’Italia, soprattutto il triangolo Piemonte, Liguria, Lombardia, ma il problema vero è che quasi tutti non conoscono la vera risposta alla più semplice domanda: perché?
Le canoniche risposte ricevute dai miei amici emigrati sono quelle che, se vuoi vivere al NORD, impari a dare per sentirti integrato con la filosofia locale dilagante, quella leghista, quella della differenza etnica causa di ogni male, del razzismo genetico: la malavita, la corruzione, la pigrizia, la scarsa vocazione imprenditoriale, l’ignoranza, l’arretratezza culturale, politica etc etc.. In parte è così, ma per colpa loro e adesso spiegherò perché, ma la frase che fa più male è la classica “Al SUD dovete darvi una mossa”. Avete ragione, dobbiamo darci una mossa, ma non nel senso che dite voi di smettere di fare i fannulloni (che non siamo), ma nel senso di prendere il nostro destino in mano e pretendere ciò che ci spetta, innanzitutto rispetto e dignità, quindi anche giustizia. Mi sono accorto che anche noi stessi meridionali ignoriamo le cause della nostra sfortuna e ormai ci siamo convinti che sia davvero colpa nostra, che siamo davvero inferiori come ci accusano dalle nebbie della pianura padana, che non siamo all’altezza, che sia meglio essere i poveri di un paese ricco piuttosto che scompigliare le cose, non sia mai ci facciano fare la fine dei paesi africani… Occorre spiegare nel dettaglio quale sia la ragione di tale abisso, sconosciuta ormai anche ai meridionali, occorrerebbe leggere, come ho fatto io, intere enciclopedie ma siamo pigri si sa, cercherò di sintetizzare.
Nel 1861 il Piemonte invade, senza nemmeno aver dichiarato guerra, il regno delle due Sicilie. Vittorio Emanuele II attacca in maniera sleale il nipote Francesco II (e pensare che era figlio di sua sorella!). A quei tempi le economie erano invertite, il SUD è ricco è florido, pieno di riserve auree, senza strade ma con la flotta più grande del Mediterraneo e seconda solo a quella Inglese, senza ferrovie ma con il 3° maggiore tasso industriale d’Europa, è un posto in cui la gente viene a vivere da fuori e dove la cultura e l’arte, oltre all’artigianato, sono fiorenti e rinomate a livello mondiale. Il regno di Sardegna e Piemonte invece è sull’orlo della bancarotta, è indebitato fino al collo con gli Inglesi e con i Francesi che acconsentono alla guerra d’invasione temendo altrimenti di perdere il credito. (lasciamo perdere che Cavour per accattivarsi Napoleone III addirittura prostituì una sua cugina, i panni sporchi si lavano in casa.) I piemontesi pertanto con l’ausilio della stampa amica e sfruttando sinceri unitaristi come Mazzini (che posi saranno congedati quando non più utili) con la scusa di liberarci, sfruttando anche certa stampa compiacente, infiltrando agenti segreti per corrompere funzionari e generali (questo vizio di corrompere non era nato al Sud?) invadono il regno sovrano. Rubano tutto, compresa la speranza. Il bottino ammonta a circa 2.000 miliardi di euro attuali (senza contare gli interessi) di sola moneta coniata in oro o argento, e poi ci sono i mobili, arredi, oggetti d’arte, preziosi, macchinari industriali, armenti, materie prime e non riuscono neanche con tutto quel patrimonio a ricoprire il loro incredibile debito pubblico (ma non era il SUD quello che sperpera?). Costringono la popolazione ad emigrare oppure a divenire Briganti (cioè partigiani) dato che la tassazione raddoppia al SUD perchè deve essere il SUD a pagare i costi della guerra di liberazione. Nei primi anni, del prelievo fiscale nazionale, ne viene redistribuito solo il 5% sul SUD. I fratelli italiani che ci hanno liberato rifiutano qualsiasi dialogo, qualsiasi unione, chi si lamenta della ladronerie e della miseria viene deportato in campi di concentramento, oppure fucilato in massa, oppure sciolto nella calce viva per nascondere i cadaveri all’opinione pubblica internazionale (che era inorridita a differenza di quella del NORD che era indifferente). Fanno una legge per la quale al SUD la costituzione non si applica e si può uccidere, stuprare, seviziare, bambini compresi, senza nessun tribunale a giudicare tranne quello militare, cioè gli stessi carnefici che compiono crimini di gran lunga peggiori a quelli dei nazisti o della legione marocchina nel Lazio. Il genocidio tra civili e militari, fucilati o lasciati a morire nei lager di deportazione, bruciati dentro le chiese o squartati alla baionetta, violentate sino alla morte o lasciati morire ai lavori forzati, conterà oltre due milioni di vittime. DUE MILIONI DI VITTIME! Per i 40 anni successivi si continua a depredare di risorse il meridione, si spostano le industrie al nord, si rastrellano risparmi al sud per investirli al nord, viene inventata la finanza creativa (poi recuperata da Tremonti) per rubare legalmente, si utilizzano i dazi doganali per affossare l’economia agricola d’eccellenza del SUD (a vantaggio di quella del NORD che produce manifatture) obbligando di fatto i meridionali a comprare i prodotti settentrionali (più costosi e scadenti di quelli esteri) ed a vendere i loro prodotti ad un miseria. Le persone emigrano, almeno 20 Milioni, ma tutti all’estero, dato che fino al 1961 sarà in vigore una legge che impedisce le migrazioni interne, cioè dal NORD verso il SUD va bene, il contrario no “tranne che per le servette”. La spesa ordinaria viene dirottata quasi tutta al Nord ed al sud rimane quella straordinaria pari a nemmeno 1.5% del PIL, cosa che il governo D’Alema aveva cercato di modificare ma che Berlusconi ha lasciato invariata e che SALVINI con il suo federalismo fiscale vorrebbe aggravare. C’è la depressione dopo la prima guerra mondiale e il debito delle banche e delle imprese, quindi del NORD, viene pagato dallo stato mentre si lasciano morire di fame intere popolazioni del SUD che difatti emigrano con un’altra enorme ondata. Il fascismo da la botta definitiva dato che il SUD viene obbligato a fare grano e si perde così quel poco di reddito residuo e le industrie del NORD ,che appoggiano Mussolini e ne hanno reso possibile la propaganda a suon di quattrini, lo obbligano ad investire tutto solo sul NORD.. dopo la seconda Guerra mondiale arriva il piano Marshall e indovinate dove vengono spesi i soldi? Siccome il SUD è “troppo devastato dalla guerra, non vale la pena ricostruirlo” e solo le briciole arrivano, quelle che all’ingordo NORD, quasi intatto, sono inavvertitamente sfuggite… Dopo tutto questo preambolo che dura sino a dopo la seconda guerra mondiale, al giorno d’oggi subiamo ancora vessazioni: le assicurazioni maggiorate, gli interessi con tre punti in più, non abbiamo ferrovie, non abbiamo autostrade, non abbiamo banda larga e non abbiamo collegamenti interni degni di questo nome, per ogni cento euro di tasse che il SUD paga allo stato, lo stato ne ritorna in media 74, contro le 126 medie del NORD. In compenso vengono elargiti contentini assistenziali, lavori sociali, precariati, viene lasciata possibile l’evasione fiscale di massa e la corruzione, gli stessi fondi FAS vengono costantemente dirottati al NORD per ennesime infrastrutture spesso inutili, vedi la TAV, viene messa la malavita come cane da guardia, come per dire tu non rompi a me ed io non rompo a te… Le imprese qui al SUD aprono, ma quando diventano di medie dimensioni devono trasferirsi al NORD per quel concetto semplice che è l’agglomerazione industriale. Non dateci gli aiutini per poi rubarci le menti migliori, fateci le infrastrutture, che quelle restano al SUD a fanno restare anche le persone… Quindi capite quale amaro sale in bocca quando oltre al danno devi sorbirti anche la beffa.. “Datevi una mossa al SUD”… devi sentirti dire dal SALVINI di turno che è tutta colpa tua, devi leggere nei libri di scuola dei tuoi figli, imposti dalla GELIMINI di turno, una storia mai esistita, devi vedere tua madre piangere quando prendi il treno a gasolio e mono binario ,snobbato dal Renzi di turno, perché sa che tornerai bene che vada tra quattro mesi… Noi siamo meridionali e da una vita così difficile abbiamo imparato ad essere migliori… mi domando spesso: “pensa che cosa sarebbe il SUD se non avesse subito e non subisse ancora oggi tutto questo?”. Evidentemente se lo domandano anche quelli del NORD, ecco perché continuano a comportarsi in questa maniera, per evidente complesso di inferiorità.
*le frasi virgolettate sono estrapolate da documenti autentici
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