È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
VI RICORDATE LA TRIVELLA PETROLIFERA DI CONTRADA TRESAURO? NON C’E PIU’
18 Dic 2011 00:09
In tutta onestà non sappiamo se la trivella petrolifera sia stata smontata perché così prevedono i protocolli delle aziende che scavano alla ricerca del greggio. Ed in altrettanta onestà non ci importa moltissimo, tenuto conto che per saperne di più basterebbe telefonare ai responsabili e capire se la spettacolosa trivella metallica sia stata definitivamente, temporaneamente o parzialmente smontata. Certo è che nella foto che mostriamo, scattata sabato 17 dicembre intorno alle 9 appena spuntato un timido sole dopo ore di nebbia fittissima in tuta la parte alta della città, si vede benissimo come l’intera struttura attorno alla torre sia rimasta sostanzialmente intatta, nel mentre si nota subito proprio l’assenza dell’altissimo traliccio.
Quello che a noi interessa è soltanto far notare come e quanto è tremenda la legge durissima del giornalismo: per giorni, settimane, mesi si è discusso, scritto, dibattuto della presenza di quella trivella, se avesse o meno dirette responsabilità nell’inquinamento della falda idrica che finisce a Santa Croce Camerina. Per giorni, settimane e mesi si è scritto e parlato e sovente litigato per stabilire se dalle nostre parti a prevalere dovranno essere le grandi aziende petrolifere che con metodi sempre legittimi (e ci mancherebbe fosse l’incontrario) riescono ad ottenere (da chi? Dalla Regione Sicilia) i permessi per gli scavi finalizzati a trovare e tirar fuori il preziosissimo greggio puzzolente ma fondamentale per tutta la nostra economia. E di contro si è discusso, polemizzato e scritto se era invece il caso di dire no ai petrolieri convinti come siamo (ma lo siamo?) che la nostra futura speranza di crescita e benessere è inevitabilmente legata al territorio il più integro possibile, amato da tanti soprattutto foresti.
Adesso la trivella non c’è più, simbolo di moderna tecnologia che lavora per reperire preziose fonti di energia, ma nessuno lo ha mai detto. Non che la cosa interessi più di tanto, dal momento che tutto, comprese le notizie, sono di moda e questa della trivella è passata di moda, e da tempo. Noi vogliamo soltanto mostrare la foto scattata sabato, lasciare eventuali commenti a chi volesse farlo, e ricordare che il dibattito sul futuro della nostra terra è ancora ampiamente aperto, e non può – non deve – essere condizionato dalla presenza o meno di una trivella metallica il cui luminoso ingombro giorno e notte ha fatto da cornice alla città che tutto dimentica, tutto macina, tutto perdona, tutto fagocita. Ma sempre col sorrisetto di chi la sa lunga, per quanto babbo.
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