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Vertenza Versalis: confronto alla Regione, sarà istituito tavolo tecnico permanente per Ragusa e Priolo
13 Nov 2024 16:16
Oggi si è svolto un importante incontro presso l’assessorato alle Attività Produttive della Regione Siciliana per discutere del futuro dei poli industriali di Ragusa e Priolo, legato al piano di riconversione di Eni-Versalis in Sicilia. Al tavolo erano presenti le segreterie regionali e territoriali di CGIL, CISL, UIL e le categorie sindacali Filctem e Uiltec, che hanno ribadito l’urgenza di misure concrete per la tutela occupazionale e per il rilancio del tessuto produttivo nei due territori.
L’incontro si è concluso con una decisione importante: la creazione di un tavolo tecnico permanente regionale presso la Regione, con l’obiettivo di monitorare da vicino l’evoluzione delle trattative su Ragusa e Priolo. Questo tavolo rappresenta, secondo i sindacati, un primo passo significativo, reso necessario anche dalle recenti mobilitazioni e scioperi per la difesa dell’occupazione.
Posizioni sindacali: «Serve un impegno concreto della Regione»
I rappresentanti di Filctem e Uiltec Sicilia hanno espresso apprezzamento per la creazione del tavolo, ritenendo positivo l’avvio di un confronto stabile. Tuttavia, i sindacati sottolineano che non basta ascoltare le parti: è necessario che il governo regionale prenda una posizione chiara e vada oltre il ruolo di semplice mediatore. “Serve un impegno concreto da parte della Regione – hanno dichiarato i sindacati – per tradurre la disponibilità in azioni, facendosi sentire con forza nei confronti del governo nazionale e della stessa Eni, al fine di salvaguardare il futuro industriale della Sicilia”.
Ragusa e Priolo: sfide diverse, ma ugualmente urgenti
L’incontro ha posto l’accento sulle problematiche specifiche delle due aree interessate:
- Priolo: La situazione del polo petrolchimico di Priolo è estremamente complessa e richiede un approccio sistemico, che coinvolga tutte le aziende del territorio. È cruciale mantenere la stabilità dell’intero ecosistema industriale, evitando che le difficoltà di una singola azienda possano compromettere l’intero tessuto produttivo. La questione dell’impianto di trattamento delle acque reflue industriali IAS, essenziale per l’intera area, desta particolare preoccupazione tra i sindacati, poiché una sua eventuale chiusura potrebbe avere conseguenze disastrose per la produttività della zona.
- Ragusa: La situazione appare ancora più incerta, poiché al momento non sono previsti né una riconversione né nuovi investimenti sul territorio. La chiusura dell’impianto di polietilene a Ragusa mette a rischio non solo i posti di lavoro diretti, ma anche quelli dell’indotto, rendendo necessario un piano di alternative industriali credibili e sostenibili per preservare la vocazione produttiva della città.
Prossimi passi
Al termine dell’incontro, i sindacati hanno consegnato all’assessore le documentazioni già fornite alle prefetture di Siracusa e Ragusa, ribadendo l’importanza di un impegno tangibile da parte delle istituzioni. Le segreterie UIL e CGIL di Siracusa e Ragusa hanno annunciato che continueranno a vigilare sull’evoluzione della vertenza, esortando la Regione a muoversi in modo deciso per garantire una risposta chiara e urgente.
La creazione del tavolo tecnico rappresenta un segnale positivo, ma la strada per una soluzione concreta e sostenibile per i poli industriali siciliani appare ancora lunga. I sindacati, al fianco dei lavoratori, continueranno a premere affinché le istituzioni locali e nazionali agiscano in modo coordinato e determinato per proteggere il futuro dell’industria e dell’occupazione nell’isola.


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