Vergogna: deturpata la Scala dei Turchi

Le chiazze rosse sulla marna bianca sono state scoperte all’alba di oggi e subito segnalate ai Carabinieri che hanno avvertito la Procura. Non c’è pace per la Scala dei Turchi di Realmonte (Agrigento), ancora una volta danneggiata. Nella notte ignoti hanno gettato della polvere da intonaco di colore rosso sulla marna bianca, deturpandola. Il Procuratore Luigi Patronaggio ha aperto un’inchiesta per danneggiamento di beni avente valore paesaggistico. La Procura ha disposto esami sul materiale e indagini sulle rivendite della zona e della provincia. I carabinieri della compagnia di Agrigento, coordinati dal maggiore Marco La Rovere, hanno acquisito immagini dal sistema di videosorveglianza.

Filmati che magistrati e militari dell’Arma stanno già visionando. Pochi mesi fa la Procura aveva chiesto al gip il decreto penale di condanna di 9.100 euro di multa nei confronti di Ferdinando Sciabbarrà, 73 anni, che ha sempre sostenuto di essere il proprietario della Scala dei Turchi.

La scogliera era stata sequestrata il 27 febbraio dello scorso anno. L’indagine era stata aperta sulla Scala dei Turchi per occupazione di suolo demaniale, violazioni in materia di sicurezza e tutela di beni ambientali. Contestualmente è stata disposta la restituzione a Sciabbarrà di una parte della Scala dei Turchi, mentre un’altra parte è stata restituita alla Regione Siciliana secondo le risultanze della disposta perizia collegiale.

«La splendida scogliera di marna bianca della Scala dei Turchi, nell’Agrigentino, attrazione per visitatori di tutto il mondo, è stata vergognosamente deturpata. Condanniamo gli autori di tale gesto vigliacco, che costituisce oltraggio non solo ad un bene paesaggistico di rara bellezza, ma anche all’immagine della nostra Isola. Mi auguro che la magistratura possa giungere velocemente all’identificazione dei responsabili». Lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che ha sottolineato come «il governo regionale, attraverso l’Ufficio contro il dissesto idrogeologico e la Protezione civile, sia impegnato da qualche anno, assieme ad altre istituzioni, nella tutela e nella salvaguardia dell’integrità di questo meraviglioso angolo della Sicilia».

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