VENTESIMO ANNIVERSARIO DELLA MORTE DEL POZZALLESE RINO GIUFFRIDA

 

Ricorre l’8 febbraio il 20° anniversario della morte dell’insegnante Rino Giuffrida. In suo ricordo l’assessorato comunale alla Cultura ha organizzato, nella giornata di domani, presso la scuola elementare “Giacinto Pandolfi”, una importante manifestazione. Il programma prevede, alle ore 10,00, il discorso commemorativo dell’assessore Rossella Smarrocchio Quindi, dopo l’inaugurazione di una lapide collocata nell’atrio della scuola, la visita alla mostra fotografica realizzata da Massimo Assenza. Subito dopo la Giunta municipale, convocata nei locali della scuola, procederà a formalizzare l’atto deliberativo per intestare Piazza Studi a Salvatore Giuffrida.

Nel pomeriggio, dalle ore 17,00, gli interventi del sindaco Luigi Ammatuna, del dirigente scolastico Carmela Casuccio, del presidente della società operaia Raffaele Monte, dell’on. Natalino Amodeo, di uno dei familiari, Giuseppe Barone, dell’ex alunno Nicola Colombo e della studiosa Grazia Dormiente.

Salvatore Giuffrida (Pozzallo 25.03.1922–Ispica 08.02.1993) da tutti chiamato Rino, figlio di Giuseppe, calzolaio, e di Concettina Barone, ostetrica, dopo avere concluso gli studi elementari a Pozzallo, frequentò l’Istituto Magistrale di Modica. Conseguito il diploma nel 1942, si trasferì a Bologna, a casa del colonnello Matarazzo, marito della zia Rosina, sorella della madre. Il primo settembre del 1943 fu assunto al Comune come applicato di segreteria. Poche settimane dopo si iscrisse alla facoltà di Economia e Commercio presso la “Ca’ Foscari” di Venezia. A fine maggio 1945 rientrò a Pozzallo, dopo aver abbandonato lavoro e studi. Si iscrisse poi all’Istituto Universitario Orientale di Napoli. Ma, essendo obbligatoria la frequenza, gli fu difficile risiedere nel capoluogo campano. Decise allora di rinunziare agli studi. Ben presto si interessò di politica. Si iscrisse inizialmente al PRI, facendosi notare per la vivace intelligenza e le doti di grande comunicatore. Successivamente aderì al PSLI, Partito Socialista Lavoratori Italiani e al Psi. Nel gennaio del 1949 ottenne l’insegnamento a Pozzallo. In quel periodo collaborò, come giornalista pubblicista, con  il “Corriere di Sicilia”. Nel 1946 fu eletto consigliere comunale; nominato assessore, fu vice sindaco del primo cittadino Vincenzo Romeo. Candidato alle Regionali il 28 aprile 1963, ottenne 3253 preferenze, piazzandosi alle spalle di Barbera (4951) e Carnazza (4761). Persona ipersensibile, fu tormentato e distrutto da una malattia dell’io. Il 28 marzo 1970 si dimise da consigliere comunale e il 13 novembre 1972 lasciò la scuola.

  

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