Vampanigghia gigante di Santa Lucia a Scoglitti. Troppo alta, ruspa l’abbatte. La delusione dei ragazzi

Un grande cumulo di legna alla periferia dell’abitato per realizzare la “Vampanigghia” di Santa Lucia. L’iniziativa di un gruppo di giovani scoglittiesi è stata fermata dall’intervento dei carabinieri. Nel pomeriggio di ieri con una piccola ruspa il cumulo di legna è stato abbattuto.

“La segnalazione è arrivata alla Prefettura – spiega l’assessore alle Problematiche della frazione, Salvatore Avola – sono intervenuti i carabinieri che hanno individuato e diffidato alcuni degli organizzatori. Gli stessi organizzatori hanno provveduto ad abbattere l’enorme cumulo di legna che nella serata di ieri sarebbe stata data alle fiamme”.

La delusione si taglia a fette nella frazione balneare perché quella della vampanigghia è una tradizione diffusa in moltissime città siciliane – e non solo – e molto sentita a Scoglitti. I fuochi della tradizione legata a Santa Lucia si accendono in varie zone della città e soprattutto nella piazza Cavour davanti alla chiesa. Nel giorno della festa il simulacro della vergine martire siracusana viene portato sul sagrato e si accende la “vampanigghia”. 

Una tradizione antica: la grande fiammata e poi un barbecue all’aperto 

Ma in via Eugenio Montale (angolo via Neli Maltese), in un grande spiazzo privato, la vampanigghia viene organizzata in grande stile. E nel tempo e negli anni essa è diventata un grande momento di ritrovo per gli scoglittiesi. Quest’anno era stata annunciata anche su alcune pagine facebook della frazione. Per tradizione, qualcuno preleva un tizzone ardente dalla piccola vampanigghia di piazza Cavour e lo porta fino alla parte alta dell’abitato, dove viene allestita la grande catasta. Tantissimi coloro che si recano alla vampanigghia per assistere allo spettacolo. Poi, la festa diventa un grande momento conviviale. Con bracieri improvvisati, si prelevano le braci e i tizzoni ardenti rimasti e si organizza una sorta di improvvisato barbecue all’aperto. Giovani e famiglie, con i loro panini e la carne arrosto, mangiano all’aperto in una sorta di grande ritrovo collettivo.

Gli scoglittiesi: “I giovani la preparavano da un mese. Perché il divieto quando tutto era già pronto?”

Quest’anno la tradizione è stata perentoriamente interrotta. E la delusione si taglia a fette. “Non si comprende il perché si sia voluta bloccare all’ultimo minuto una tradizione così bella – affermano alcuni residenti – Noi scoglittiesi siamo delusi. C’era tanta attesa per questo momento. Anche le tre macellerie di Scoglitti si organizzano per fornire la carne necessaria. Tutti acquistano carne e salsiccia per la grande festa collettiva. E quest’anno la carne è rimasta nei banchi delle macellerie. Ma soprattutto ci hanno privato di un grande momento di festa”. C’è anche chi parla di una “vigliaccata”. “La vampanigghia non è una novità. In via Montale si fa almeno da quindici anni. Se si voleva bloccarla si poteva fare per tempo. Decine di ragazzi di Scoglitti hanno lavorato per realizzarla. Hanno lavorato anche di notte, alla luce dei cellulari. E alla fine sono rimasti tutti delusi. Perché la vampanigghia è soprattutto una grande festa di giovani e famiglie”.

Qualcuno ha acceso comunque un piccolo fuocherello, pur se simbolico. Ma la festa è svanita.

E ora cosa resta ? Un cumulo di legname inutilizzato, in un terreno di proprietà privata. Che dovrà essere rimosso per evitare che diventi una discarica. E il timore che una grande tradizione possa scomparire. Il giorno dopo la delusione, si guarda al futuro per cercare di far si che la tradizione possa essere recuperata. Magari garantendo le condizioni di sicurezza e con le dovute autorizzazioni, non più con un’iniziativa “fai da te”. ricerca fotografica di Franco Assenza

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