USO IMPROPRIO DI BENI PUBBLICI

Avendo appreso da recenti articoli di due brave giornaliste ragusane dell’ennesimo indegno utilizzo di beni architettonici pubblici, al fine di consentire il sollazzevole festeggiamento del compleanno di un privato cinquantenne, ed avendo trovato poco credibili le precisazioni fornite da questi alla stampa, Movimento Città ha presentato apposita interrogazione attraverso il proprio consigliere comunale al fine di ottenere dall’amministrazione spiegazioni dirette sul fatto. 

Vogliamo vederci chiaro fino in fondo, dirimendo alcuni importanti quesiti: la domanda di richiesta di utilizzo della chiesa San Vincenzo Ferreri è stata presentata secondo regolamento? L’evento svolto è stato di tipo privato o di tipo culturale-turistico? In questo secondo caso, quali caratteristiche e ricadute ha avuto questo evento? Nella concessione del bene architettonico sono state esercitate pressioni politiche o di “esperti” a libro paga del Comune? Qual è stata la reale entità dei danni accertati al prezioso bene architettonico? Il comportamento del privato animatore della festa-evento è ancora considerabile compatibile con il ruolo assunto di presidente dell’Osservatorio per l’impiego della tassa di soggiorno?

In tutta onestà, a noi di Movimento Città interessa molto poco l’episodio della festa, cui avrebbe partecipato un riconoscibile blocco sociale che noi facciamo coincidere con un minestrone di noti personaggi della vecchia politica e della imprenditoria finto-liberista, protagonisti più di disastri che di “miracoli” economico-sociali per la nostra città. Il fatto in sé andrebbe derubricato come episodio banale, di cittadini che credono di trovare una forma di autopromozione sociale attraverso l’esibito dispendio di denaro e soprattutto attraverso la mortificazione e l’asservimento a fini privati di beni pubblici: uno squallido episodio, in realtà, degno di una commedia di Pietro Germi sulla miseria della provincia italiana.
Ci interessa piuttosto accertare l’esistenza o meno di comportamenti “furbi”, oltre che arroganti, da parte di privati che ritengono di poter sfruttare impunemente beni pubblici per fini privati: cosa del resto già avvenuta e da noi denunciata in altre situazioni della stessa specie (la spiaggia di Randello, gli alberghi fai-da-te nelle belle campagne di Ragusa, allettanti commesse e incarichi pubblici, ecc.).

E tuttavia noi di Movimento Città, in attesa di ottenere e valutare tutte le informazioni richieste all’amministrazione, riteniamo che sia possibile dare subito una prima lettura politica del fatto: il blocco politico risultato vincitore nel 2013, che avrebbe dovuto difendere le ragioni del pubblico contro gli attacchi dei prepotenti di prima, la giunta che avrebbe dovuto promuovere le ragioni sociali dei ceti più deboli, insomma il “potere grillino” che ha ricevuto delega in bianco dalla città tutta (70% dei consensi per Piccitto!) è TOTALMENTE incapace di fare argine. Se qualcuno pensava di trovare in loro un mastino capace di difendere le ragioni dei più, deve oggi rassegnarsi al triste spettacolo di un innocuo chihuahua che “bela” debolmente, assecondando e facilitando di fatto la permanenza e il ritorno dei soliti pochi!

Noi lo diciamo ormai da molti mesi, ma sembra che le nostre voci si disperdano in un deserto di politici e osservatori che non vogliono sentire, ora abbagliati dal miraggio di grillini-giacobini, ora attratti dalle briciole del povero desco imbandito in stile “Prima Repubblica” dal nuovo ceto politico cinquestelle. Nel frattempo la cura della cosa pubblica è allo sfascio, gli apparati burocratici comunali fanno il bello e il cattivo tempo come prima, l’arroganza dei soliti prepotenti di ieri continua a determinare il clima sociale e politico della città.

È ora di voltare pagina, con decisione e senza tentennamenti! Noi di Movimento Città come sempre saremo con tutti quei ragusani che non hanno smesso di lottare per la legalità, la trasparenza, la difesa dei beni comuni, la giustizia sociale.

 

   

 

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