È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
URLA E SPINTONI IN PREFETTURA
24 Ott 2015 10:04
Si sono presentati in Prefettura a Ragusa ed hanno iniziato a protestare con urla per chiedere l’immediata consegna di un permesso di soggiorno con una validità più lunga. I due soggetti, cittadini del Ghana, richiedenti asilo politico e per i quali in prima istanza la Commissione Territoriale ha negato il riconoscimento dello status di rifugiato politico, nonostante gli è stato spiegato che al momento dovevano attendere l’esito del ricorso già presentato, sono andati in escandescenza urlando e di fatto interrompendo le normali attività dell’Ufficio pubblico.
Immediato l’intervento sul posto di una Volante della Polizia di Stato che ha cercato di spiegare ai due extracomunitari di 21 e 27 anni, l’iter amministrativo previsto dalle norme in vigore, ma, anche in presenza degli agenti, i due giovani hanno continuato a protestare buttandosi ripetutamente a terra e cercando di aizzare alla protesta anche altri extracomunitari lì presenti per il disbrigo delle loro pratiche.
Bloccati dagli agenti i due hanno più volte spintonato i poliziotti cercando di ritornare all’interno degli uffici. Pertanto con qualche difficoltà gli agenti sono riusciti ad allontanare i due ghanesi che sono stati accompagnati in Questura e all’esito degli accertamenti esperiti sulla loro esatta posizione sul territorio nazionale sono stati denunciati per resistenza a pubblico ufficiale ed interruzione di pubblico ufficio.
Gli stessi sono stati portati alla ragione e resisi conto di quanto commesso infine si sono scusati del loro comportamento finalizzato, a loro dire, ad avere la possibilità di restare in Italia e poter lavorare.
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