URGE BANDIRE LA GARA PER GLI IMPIANTI DI COMPOSTAGGIO

La legge regionale 9/2010 sulla gestione integrata dei rifiuti ha come oggetto e finalità la raccolta domiciliare integrata porta a porta e la riduzione dello smaltimento in discarica. Fissa anche obiettivi di RD del 40% al 2012 e del 65% al 2015. Obiettivi sicuramente raggiungibili con piani di gestione ottimali e con gli opportuni impianti, tra cui quelli relativi al trattamento della frazione umida. Di tale impianti di compostaggio infatti non si può prescindere considerato che il 40% dei rifiuti prodotti in Sicilia sono rappresentati dalla frazione umida, e senza la raccolta dell’umido è impossibile raggiungere gli obiettivi fissati dal piano regionale rifiuti.

Tuttavia la circolare 16/12/2010 n.2,  nelle more della liquidazione degli ATO e la loro sostituzione con le SRR fa divieto ai liquidatori di indire nuove gare per l’affidamento dei servizi afferenti o comunque strumentali alla gestione integrata dei rifiuti,  fra cui rientrano gli impianti di compostaggio necessari al trattamento della frazione umida, adducendo come motivazione che i contratti che si riferiscono alle gare sopracitate richiedono agli operatori economici privati investimenti di tale entità da poter essere recuperati ed ammortizzati solo attraverso lunghe durate contrattuali.

Tale previsione è condivisibile nel caso di impianti ancora da costruire laddove i privati facciano gli investimenti, ma ci sembra del tutto limitativa per impianti già esistenti e collaudati..E’ il caso dell’ATO Ragusa che dispone dell’impianto di compostaggio di Ragusa , inaugurato nel novembre 2009 ed ancora chiuso , e di quello di Vittoria in fase di completamento.

Tali impianti sono indispensabili per la provincia di Ragusa che entro il mese corrente avrà avviato alla raccolta porta a porta secco/umido 75.000 abitanti pari ad un quarto dell’intera popolazione provinciale. Attualmente ci si serve dell’impianto di Kalat Ambiente e con costi di conferimento e trasporto insopportabilmente alti.

Ci sembra urgente, necessario e opportuno, pena il fallimento della raccolta differenziata porta a porta, consentire all’ATO Ragusa , attraverso una nota esplicativa della circolare 16/12/2010 n.2, di bandire una gara finalizzata alla sola gestione degli impianti di compostaggio visto che nella fattispecie non si configurano investimenti da parte di privati, e che la gestione degli impianti si reggerebbe economicamente grazie ai flussi di cassa non dovendo ammortizzare alcunché.

Ci sembra anche opportuno consentire a quei comuni che avevano già pronto bando di gara e capitolato d’appalto per la gestione integrata dei rifiuti di avviare l’iter per l’affidamento del servizio introducendo una clausola di salvaguardia che permetta all’ATO di rescindere senza alcuna penale il contratto nel momento in cui dovesse partire una gara d’ambito. In questo modo non si istaurerebbe alcun gravame sulla SRR che sarebbe libera di progettare il nuovo servizio, trasferendo i rischi sulle imprese. Se queste riterranno conveniente partecipare alle gare lo faranno a loro rischio e pericolo, altrimenti le gare andranno deserte. Non è accettabile impedire a comuni che hanno deciso di passare al porta a porta (Scicli, Vittoria, Modica ed altri ) di affrontare di petto l’emergenza rifiuti nell’unico modo possibile e cioè attivando la raccolta integrata dei rifiuti con modalità porta a porta.

Si chiede pertanto di autorizzare l’ATO Ragusa a bandire la gara per l’affidamento della gestione degli impianti di compostaggio di Ragusa e Vittoria e, in subordine, di consentire almeno una gestione in economia degli impianti, oltre a consentire allo stesso ATO di bandire le gare già pronte per l’affidamento del servizio di gestione introducendo la clausola di salvaguardia.

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it