UNIVERSITA’ : SIAMO ALLA FRUTTA

L’apprensione  degli studenti sulle sorti della Facoltà di Lingue e letterature straniere di Ragusa si contrappone  alla  contrastante azione  confusionaria da parte dei responsabili degli enti comunali e provinciali, sordi ai reiterati allarmi  lanciati,  per il probabile disfacimento della presenza universitaria in terra iblea.

I confronti , le discussioni  , le serrate degli studenti  nel corso dei diversi mesi , il protrarsi di atteggiamenti  ondivaghi da parte del commissario della Provincia regionale , con accelerazioni incomprensibili alla giustezza  e all’importanza della causa  con impostazioni di bozze di transazioni diverse nella forma e nel contenuto economico non producono nulla di fattivo , anzi annientano  i buoni propositi futuribili.

 Attuando un’analisi  obiettiva, siamo giunti al dissolvimento della presenza universitaria e a causarla sono stati da molti anni un insieme di fattori,  accomunati  dall’incapacità  dimostrata  dagli amministratori dell’ente consortile asserviti alle direttive dei politici e  all’ insussistente programmazione  dei suoi dirigenti, dell’utilizzo  improprio dei fondi destinati allo sviluppo di progetti che sono  miseramente falliti; l’indifferenza dei cittadini o meglio la mal sopportazione da parte  degli  individui nel ruolo di opinionisti, in generale, che additavano  uno sperpero di danaro non comprendendo che vi sarebbe stato un ritorno per il territorio e oltretutto , negativamente, sono mancate le proposte, i correttivi, per il mantenimento di questo bene pubblico.

I politici che ne hanno fatto  uso nel momento di bisogno per propri fini propagandistici  e appiccicandosi, ancor oggi , la medaglia di salvatori dell’università, le forze sindacali sono usciti allo scoperto in determinati periodi ma che allentano l’attenzione nel momento di bisogno, aria fritta e rifritta!

Ragusa Ibla vive grazie alla presenza degli studenti universitari, vive perché viene apprezzata e conosciuta da docenti italiani ed esteri convenuti in convegni organizzati presso la Facoltà, e non solo Ibla ne beneficia ma anche le città limitrofe . Tutto questo interessa anche il tessuto sociale , che si innerva per questa presenza.

Orbene ,  siamo giunti alla fase conclusiva ,  da parte degli enti finanziatori e dei suoi dirigenti si vuole porre fine a questa esperienza che di sicuro ha rappresentato  un sacrificio enorme , ma  rimangono molti rimpianti per averla gestita in malo modo negli anni passati , ma ancor peggio in quest’ultimo periodo con posizioni che anziché determinare un confronto paritario con l’Ateneo ,  hanno fatto sì che disunendosi è stato imposto una posizione subalterna nelle decisioni future della Struttura didattica speciale, con profondo rammarico ringraziamo questi soggetti e li ricorderemo a futura memoria, ovviamente non da elogiare , ma i quali si sono auto-screditati.

Lettera firmata

 

 

   

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it