UNIVERSITA’ RAGUSA, FUTURO TUTTO DA DECIFRARE

 

 

“Il fatto che i tempi, per l’attivazione della struttura didattica speciale in Lingue, siano già scaduti da un pezzo, non deve autorizzarci a pensare che non rimangano grossi problemi da risolvere per il futuro dell’Università a Ragusa. Per quest’anno ma anche, e soprattutto, per il prossimo”. Ad affermarlo il presidente del Consiglio comunale di Ragusa, Giuseppe Di Noia, che, a partire dalla prossima settimana, valuterà la possibilità di fare sedere attorno ad un tavolo tutti gli attori di questa vicenda. “Le polemiche dei giorni scorsi – continua Di Noia – dobbiamo per forza di cose lasciarle decantare. Invece, è indispensabile cercare di salvare il salvabile. Ecco perché, convinto che solo attraverso il dialogo si possano raggiungere risultati concreti per il territorio, mi farò portavoce delle varie disponibilità provenienti da Rettorato di Catania, Provincia regionale, Consorzio universitario oltre che dal nostro Comune per trovare, tutti assieme, la via d’uscita da questo vicolo cieco che abbiamo imboccato”. Di Noia ricorda che, sulla base di una intesa che sembrava raggiunta, il Consorzio, con il supporto dell’assemblea dei soci, avrebbe dovuto liquidare all’Università di Catania la somma di 376mila euro entro il 2012. Mentre il resto, pari a 508mila euro, si sarebbe dovuto corrispondere, nel giro di otto anni, in modo rateizzato, dal 2013 al 2021. “Tutto questo, però, almeno da quello che abbiamo appreso – continua Di Noia – sembra essere stato rimesso in discussione. Il nostro obiettivo è cercare di comprendere il perché e valutare se ci sono i margini per una ricomposizione e quali sono questi margini. La struttura didattica speciale potrà partire quando? E’ un altro interrogativo che speriamo di sciogliere con il vertice a quattro che mi premurerò di promuovere in qualità di presidente del Consiglio comunale”.

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