UNIVERSITA’: PRIMA DI TUTTO I LAVORATORI

La poco salubre aria che si respira all’interno del Consorzio Universitario della Provincia di Ragusa ispecchia oggi tutto ciò che tutti sapevano e che nessuno aveva il coraggio di dire e cioè che la storia d’amore tra l’Università di Catania, magistralmente interpretata dal Magnifico Rettore Antonino Recca e il Consorzio Universitario di Ragusa vive momenti di profonda crisi e sembra oramai agli sgoccioli. Appare necessario, di conseguenza, lottare per  salvare i corsi di laurea esistenti e, meglio ancora, qualora possibile, lavorare per ottenere il riconoscimento del 4° polo universitario siciliano. Ricordo a tutti gli attori della commedia, politici, Amministratori, forze sociali, economiche e culturali che se esiste ancora qualcuno che in tutta questa vicenda non possiede alcuna responsabilità, ebbene questo qualcuno è sicuramente il dipendente del Consorzio. Nessuno pensi di dimenticarsi di loro, nessuno pensi di diffondere artatamente nel circuito del “sentito dire“ voci che vorrebbero i lavoratori mandati a casa.  Senza entrare nel merito  delle dinamiche, oramai passate, delle assunzioni; senza volere ad ogni costo ricordare  i “particolari” criteri di individuazione dei personale da assumere occorre oggi comunque tutelare le famiglie che di Università vivono. Il CdA tratti pure con Catania, individui pure le migliori condizioni di convenzione ma non faccia finta di non vedere coloro i quali da tutto questo potrebbero ricevere il danno maggiore: I lavoratori. Si faccia carico questo CdA, formato da soli politici, di non oscurare il domani del personale dipendente, e se qualcuno si è pavoneggiato in passato  di essere il protagonista delle  assunzioni ricordi adesso, senza elezioni immediate in vista, che il suo preciso dovere è  quello di garantire il lavoro ai dipendenti e la sopravvivenza alle loro famiglie. In tal senso Alleanza Nazionale anticipa il suo impegno politico.

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