È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
UNIVERSITÀ IN CRISI: LA SITUAZIONE IN SICILIA
23 Mar 2016 17:15
L’università italiana ha ufficialmente messo la retromarcia, e rischia di investire tutte le residue speranze dei giovani studenti italiani. Soprattutto per quanto riguarda la Sicilia, la cui catastrofica situazione degli atenei sta rischiando di riempire l’isola di università fantasma, col rischio sempre maggiore che alcune delle università storiche italiane debbano chiudere i battenti. Tale situazione è stata sottolineata dai dati raccolti dall’ESI, secondo cui il crollo delle università siciliane ha registrato un -60.000 iscritti nel 2015/2016, corrispondente al 20% delle iscrizioni complessive annue. Numeri spaventosi che fanno letteralmente tremare un’istituzione fondamentale per il conseguimento di un titolo di studio quale la laurea, importantissima per avere uno sbocco sul mercato del lavoro.
I motivi della crisi: fra atenei fatiscenti ed emigrazione
Le università siciliane sono come una grande cassa di risonanza dei problemi degli atenei di tutto lo Stivale, resa ancora più rimbombante dai problemi economici, dai tagli della Regione e dalle tante famiglie in difficoltà economica. Gli studenti siciliani sono sempre più a disagio in strutture che non solo non garantiscono un’adeguata formazione, ma cadono letteralmente a pezzi: fra una classe docente anziana, decisamente inadeguata ai cambiamenti della società, e gli altissimi costi che non restituiscono un premio di livello, gli studenti fuggono dall’isola per iscriversi negli atenei delle metropoli. Ed insieme a loro, fuggono anche i soldi: mantenere un figlio fuori sede, infatti, costa alle famiglie dai 15.000 ai 20.000 annui, fra spese quotidiane, alloggio, materiale didattico e ovviamente tasse universitarie.
Le università online: un salvagente per una Sicilia in crisi
In questo contesto, le università online diventano un autentico salvagente per tutti gli studenti che vorrebbero iscriversi ad una università di grande livello, ma senza emigrare dalla Sicilia e spendere una barca di soldi. Tali università, infatti, oltre a concedere la possibilità di frequentare online attraverso il Pc, permettono anche agli studenti iscritti di frequentare dal vivo recandosi ai learning point dislocati su tutto il territorio nazionale. Atenei telematici come l’Unicusano, ad esempio, permettono di frequentare l’università a Catania nel caso in cui si preferisse un impatto diretto con i professori e le materie, per poi comunque sfruttare la piattaforma di e-learning per rivedere tutte le video-lezioni e per scaricare il materiale didattico online. Una soluzione efficiente che permetterà a molte famiglie di risparmiare un cospicuo budget, a fronte di una laurea che non solo è di grande livello, ma è anche riconosciuta dal Miur. E dunque ha la stessa valenza di una laurea conseguita in modo canonico.
Una speranza per gli atenei del Sud
Per quanto riguarda il futuro, le Istituzioni si stanno muovendo per finanziare la ricostruzione delle università non solo siciliane ma del Sud in generale. Un gesto dovuto che, forse, permetterà agli atenei siciliani di riconquistare il blasone perduto.
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