Un’icona di Marzamemi torna alla vita: storia di un’attesa lunga quasi un secolo

Nel cuore pulsante di Marzamemi, tra il profumo di salsedine e le viuzze che d’estate si animano di vita e colori, si cela un luogo che per anni è rimasto avvolto nel silenzio del tempo. È la chiesetta di San Francesco di Paola, un simbolo del borgo marinaro che, dopo quasi ottant’anni di chiusura, sta per riaprire le sue antiche porte, pronte a svelare una storia di abbandono, rinascita e cultura. Chiunque abbia passeggiato per la pittoresca piazza Regina Margherita ha sicuramente posato lo sguardo su questa piccola chiesa, che con la sua facciata chiara e austera ha fatto da sfondo a innumerevoli fotografie, diventando una delle immagini più iconiche di Marzamemi. Costruita nel XVIII secolo come parte integrante della tonnara, era il punto di riferimento religioso per i pescatori e le loro famiglie fino agli anni Quaranta, quando la nuova chiesa di San Francesco di Paola, situata esattamente dall’altro lato della piazza, ne prese il posto. Da quel momento, la vecchia chiesetta venne sconsacrata e lasciata al degrado, subendo negli anni un destino paradossale, finendo persino adibita a pollaio.

Con la riqualificazione del centro storico nel 2007, il piccolo edificio entrò a far parte del patrimonio della Regione Siciliana, ma le sue condizioni erano critiche. Solo nel 2019 iniziarono i lavori di restauro, finanziati con 460 mila euro del Patto per la Sicilia, e durati ben oltre le previsioni iniziali. Un intervento complesso, che ha riguardato il rifacimento del tetto, la pavimentazione e il consolidamento strutturale. Alla fine del cantiere, nel 2021, la chiesetta era pronta per essere restituita alla collettività, trasformata in un piccolo ma prezioso museo dedicato all’archeologia subacquea, con l’esposizione del relitto “Marzamemi II”, una testimonianza storica emersa dai fondali marini.

Eppure, nonostante il completamento dei lavori, la chiesa è rimasta chiusa per anni. Tra iter burocratici, mancate volontà e occasioni perse, il suo destino sembrava ancora sospeso. Solo nel 2024, è arrivata la svolta: il Comune di Pachino ha finalmente ottenuto la gestione della chiesa, mettendo fine a un lungo limbo amministrativo. Il momento tanto atteso è dunque arrivato. Dopo Pasqua, la chiesetta potrà finalmente accogliere i visitatori, scrivendo un nuovo capitolo della sua storia. «È un traguardo importante per tutto il territorio – ha dichiarato l’assessore comunale alla Cultura, Salvatore Lorefice – e vogliamo confrontarci con le realtà associative locali per garantire una gestione partecipata e valorizzare al meglio questo bene storico».Per Marzamemi, che ogni estate si riempie di visitatori ed è meta preferita da gran parte dei residenti della provincia di Ragusa, la riapertura della chiesetta non è solo un evento simbolico, ma un’opportunità per riscoprire le radici di un luogo che è molto più di una cartolina da condividere sui social.

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