UN’AREA INDUSTRIALE A IL CAIRO DEDICATA A NUOVI INSEDIAMENTI PER LE IMPRESE RAGUSANE

Un’area circoscritta, all’interno della più vasta zona industriale de Il Cairo, per favorire la nascita di industrie con capitali ragusani e siciliani. Sarà questa l’ipotesi a cui si lavorerà in futuro dopo l’incontro di stamani al Consorzio Asi di Ragusa con la delegazione egiziana del Governatorato di Quaylubiya in questi giorni in visita nella provincia iblea per allacciare nuovi rapporti di natura commerciale ma anche culturale e turistica. Dopo l’incontro istituzionale di ieri mattina alla Provincia regionale di Ragusa, oggi è stato il momento dell’operatività con una serie di visite all’interno delle principali aziende del ragusano. In tarda mattina confronto e colazione di lavoro all’Asi dove la delegazione egiziana ha incontrato il presidente dell’ente consortile, Rosario Alescio, il direttore Franco Poidomani, i rappresentanti del comitato direttivo e di Confindustria Ragusa guidati dal presidente Enzo Taverniti. L’occasione per verificare de visu le possibili collaborazioni da intraprendere.

La vicinanza della Sicilia è una carta in più su cui è possibile far affidamento per avviare nuovi rapporti commerciali e soprattutto nuovi investimenti alla luce del minor costo del lavoro e dunque della produzione. Da qui l’idea di insediare industrie ragusane e siciliane all’interno di quella che sarà chiamata “area italiana” e che nascerà grazie alla collaborazione con l’Asem, l’agenzia di sviluppo euromediterraneo e l’authority generale degli investimenti in Egitto. La delegazione, con  11 componenti tra imprenditori e rappresentanti istituzionali, era guidata da Mohammed El Fayoumi, tesoriere della federazione delle Camere di Commercio. Gli imprenditori sono rimasti favorevolmente colpiti delle innovazioni tecnologiche utilizzate in alcune imprese locali. “Questa missione ha avuto due obiettivi – ha detto durante l’incontro mister El Fayoumi – Abbiamo siglato ieri l’accordo con la Provincia per l’apertura del corridoio per scambi culturali, turistici ed economici. Il secondo obiettivo era quello di avviare un confronto con una rosa di uomini d’affari e di cariche istituzionali che, tramite l’Asem, hanno avuto la possibilità di dialogare con i rappresentanti dei vari settori di riferimento puntando al trasferimento di tecnologia, a joint venture e all’acquisto di attrezzature e macchinari che potranno essere trasferiti dalla Sicilia in Egitto. Con l’Asem stiamo cercando di collegare l’area iblea, e in generale la Sicilia, con la nostra autorità per gli investimenti affinché si possa rendere attiva a Il Cairo, un’area industriale dove i siciliani potranno realizzare le loro imprese potendo contare su condizioni favorevoli considerato, ad esempio, che la manodopera costa dieci volte meno che in Italia. Visitando assieme ai componenti della delegazione le vostre imprese ho avuto una percezione molto positiva e grazie all’Asi e al suo presidente Alescio è stato compiuto un primo passo che rappresenta l’occasione per la futura collaborazione”. E proprio dall’Asi arriva la massima disponibilità ad essere anello di congiunzione tra le varie realtà industriali. “Non avevamo dubbi sul fatto che le imprese iblee potessero essere prese come punto di riferimento grazie alle loro tecnologie e alla bontà delle produzioni – spiega il presidente del Consorzio Asi, Rosario Alescio – Grazie alle varie organizzazioni in campo, ma anche alla Camera di Commercio, alla Provincia e a Confindustria, sarà possibile avviare nuove sinergie ed essere nuovo modello di sviluppo. Anche per questo motivo l’Asi di Ragusa ha dichiarato di mettere a disposizione propri lotti per favorire nuovi investimenti in terra iblea da parte delle imprese egiziane che, al contrario, vorranno venire nel nostro territorio per acquisire know how, ovvero conoscenze e abilità operative. Favorire gli scambi è uno dei punti della nostra missione che come consorzio intendiamo potenziare per internazionalizzare sempre più le imprese iblee”.

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