È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
UNA VIA CRUCIS RIVOLTA AI MALATI E AI SOFFERENTI, VENERDI SERA IN OSPEDALE A RAGUSA
08 Mar 2014 07:22
Una Via Crucis rivolta ai malati e ai sofferenti. In grado di portare il messaggio di Cristo tra chi ha bisogno di sostegno, di una parola di conforto. E’ quella che è stata animata ieri sera, la prima di questo periodo quaresimale, dal direttore dell’ufficio diocesano per la Pastorale della salute, don Giorgio Occhipinti, nei reparti dell’ospedale Civile di Ragusa. Un momento pregnante che, partecipato dai componenti della cappellania ospedaliera e dai volontari dell’Avo, ha coinvolto anche i medici e gli operatori sanitari oltre ai fedeli che non hanno voluto fare mancare il proprio affetto nei confronti dei numerosi pazienti del nosocomio. “E’ stato un momento molto sentito, bellissimo – dice don Occhipinti – un momento nel corso del quale è stata manifestata la sofferenza del Cristo in Croce che ha preso su di sé tutti i peccati del mondo. Se vogliamo, un accostamento ancora più pieno a questa cerimonia specifica della Quaresima per quanti vivono una situazione di grave difficoltà fisica e non solo”. Subito dopo, lo stesso don Occhipinti ha proceduto a benedire i malati presenti nei vari reparti. L’ufficio diocesano per la Pastorale della salute ha programmato un’altra Via Crucis per il 14 e 28 marzo e per l’11 aprile all’ospedale Maria Paternò Arezzo con inizio alle 17. All’ospedale Civile la Via Crucis tornerà il 21 marzo e il 4 aprile a partire dalle 16 ma sarà preceduta, alle 15,30, dalla preghiera della Divina misericordia. “Invitiamo i fedeli a partecipare – continua don Occhipinti – per fare sentire la propria vicinanza a chi si trova in un letto d’ospedale e ha bisogno di un caloroso segnale d’aiuto, anche soltanto in termini di presenza”.
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