UNA RIUNIONE TECNICO-POLITICA PER L’ESAME DELLA DIRETTIVA COMUNITARIA

Applicazione della direttiva comunitaria 2006/123 CE relativa ai servizi nel mercato interno. E’ stato questo l’argomento discusso ieri nel corso di una riunione, svoltasi presso la sala giunta, a cui hanno preso parte il Sindaco Nello Dipasquale, Il Vice sindaco ed assessore allo sviluppo economico Giovanni Cosentini, il Dirigente del settore sviluppo economico, Santi Distefano ed il Funzionario responsabile del SUAP, Franco Cintolo.

L’incontro è servito a prendere in esame l’applicazione della direttiva che consente la liberalizzazione di tutti i servizi ed attività. Nello specifico è stata affrontata  la questione delle attività di somministrazione per le quali è prevista la possibilità del blocco delle autorizzazioni esclusivamente per ragioni di vivibilità, circolazione e traffico e da questioni legate all’abuso di alcol. L’incontro è servito per concordare la linea che sarà seguita e cioè che non sarà consentito il rilascio di ulteriori autorizzazioni nella zona centrale di  Ragusa Ibla e nella parte storica di Marina di Ragusa. Sulla materia è stata attivata la concertazione con la Confcommercio e la Confesercenti.

“La decisione assunta – dichiara il Sindaco Nello Dipasquale -. tende a rivitalizzare altre aree dei centri storici che in atto non hanno problemi di particolare concentrazione di esercizi e nel contempo di favorire, utilizzando gli incentivi previsti dalle leggi speciali,  l’inserimento di altre attività meno invasive”.

Tale provvedimento di contenimento delle autorizzazioni in alcune zone del territorio – aggiunge il Vice sindaco Cosentini – potrà ovviamente essere riconsiderata e soggetta ad eventuali modifiche se le condizioni in atto esistenti dovessero modificarsi. Importante è anche il fatto che è in corso di elaborazione il regolamento comunale sull’utilizzo del suolo pubblico per le attività  di somministrazione che darà anche precise indicazioni e modalità operative sulla possibilità di conciliare le esigenze, a volte contrapposte, degli esercizi di somministrazione con quelle dei cittadini residenti”. (m.c.)

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