UNA RIFLESSIONE DI MARIA ROSA VITALE: SU “U PAISI MIU “

Santa Cruci sciuriscia nta pianura,

è ppi daveru riccu stu paisieddu

rirenti e ‘ncurniciatu ri virdura.

 

Muntagni nun ci nnè, ma c’è vicinu

U mari, funnu e riccu ri culuri

Ca comu nastru virdi cilistrinu

Su ‘rrota, strincia e vasa cù amuri.

 

U suli appuoi ‘cciù vivu e ‘cciù puncenti

‘nta stu paisi miu mai nun manca

E tuttu l’annu sanu è ccà prisenti;

 

Travagghia u paisanu e mai si stanca

cù ssi cilesti riali sta cuntentu

macari ca nun ha na lira a banca.

Luigi Balzano Conti

 

Luigi Balzano Conti, Santacrocese di nascita amò intensamente S. Croce, tanto da definirla  un microcosmo sorridente. Ne osservò la vita e ne trasse ispirazione che puntualmente  commentò in centinaia di corrispondenze per il giornale di Sicilia.

Questa poesia è tratta dalla raccolta “Uomini armali così”.

 

Come cittadina di questo simpatico e sorridente paese denominato, a ragione, dal Balzano” riccu”, mi  sorprendo a pensare, a fare un’analisi e mi chiedo. Oggi 5 febbraio del 2012, quanti sono e chi sono i futuri nostri delegati a ricoprire la carica di Sindaco?

 

Non mi compete e non è mia intenzione sapere o fare dei nomi, ma vorrei sapere invece se i candidati sindaci sono pronti per rappresentarci e fare i nostri interessi e non gli interessi personali o di partito. Sapere che fanno l’interesse personale o di partito…questo, mi dispiacerebbe non poco.

Credo in tutti, ma crederei di più in chi mettesse in campo nel loro programma alcuni temi che mi stanno particolarmente a cuore e che mi piace citare, tramite questo giornale.

 

– Creare nuove proposte di lavoro per i giovani (senza raccomandazione), creando piccole  

  imprese artigianali capaci di produrre prodotti innovativi e di qualità su misura per i clienti.

– Trasformazione dell’economia e del lavoro.

– Controllo e conoscenza della problematica sull’immigrazione. Controllo del territorio e del

   rispetto delle regole del nostro sistema democratico.

– Creare la cultura della cooperazione e della fiducia.

– Tutela del territorio attraverso anche l’impiego reale della protezione civile.

– Tutela del patrimonio architettonico.

– Tutela  e valorizzazione del patrimonio archeologico attraverso il coinvolgimento della

   popolazione, degli organi preposti, e delle scolaresche.

– Potenziamento della raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani.

– Recupero e potenziamento delle aree verdi urbane ed extraurbane.

–  Istituzione dell’oasi flora- faunistica di Cannitello, per renderla disponibile alla  

  cittadinanza ed alle scolaresche.

– Riqualificazione della viabilità nelle aree urbane, delle frazioni marinare e delle principali strade di  

   collegamento che spesse volte ormai sono teatro di mortali incidenti.

– Agevolare e potenziare le associazioni di volontariato che si occupano di vera assistenza.

– Migliorare la viabilità pedonale lungo le strade principalmente nelle zone marine.

– Eliminare l’isolamento culturale in cui questa cittadina da molto tempo è relegata.

 

Queste e chissà quante altre sono le problematiche di questo meraviglioso paese.

Questa mia richiesta , a questo punto, diventa pubblica e aperta a tutti voi. A voi tutti che state correndo, senza guardare chi o che cosa, a voi che non sentite, non ascoltate, non vedete le necessità di un paese, di un popolo ,dei cittadini a voi che avete la velleità di impegnarvi e lavorare per noi. Vi ricordo qual è il vostro compito.

 

Ve lo ricordo allora ?   Politica è servire!

 

Politica dice Don Andrea Gallo è responsabilità storica a cui non siamo esentati.

 

Il Dottor Angelo Linares, sanitario comunale, giunto a Santa Croce nel 1850 da Licata, inseritosi facilmente nella allora piccola comunità con soli 2.800 abitanti, dediti in gran parte alle attività agricole,  così  scrisse di Santa Croce in un opuscolo di non molte pagine, ma denso di considerazioni,  sollecitando gli amministratori comunali ad un maggior impegno  e mi sembra utile riproporlo: “ Santa Croce,….per gli ubertosi suoi campi, pei commerci,…che vi fanno, non lungi dal mare, assai ricco di pesci, fiorente di pastorizia, è un punto se non interessante, ma alquanto utile per i suoi prodotti, che fornisce al traffico dell’isola e delle altre commercianti nazioni. Date ad esso dei mezzi d’istruzione, di cui manca e difetta, mettetelo in comunicazione con l’interno dell’isola per mezzo delle strade a ruota, di già iniziate, esso formerebbe la sua prosperità, e si rialzerebbe dallo squallore in che sin oggi si è mantenuto”.

Niente di più oltre queste parole.

 

 

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