UNA QUESTIONE SEMPRE APERTA: LA VIOLENZA SULLE DONNE

 

La donna, nella società d’oggi, frequentemente, è vittima di violenze, non solo a livello nazionale, ma anche nel mondo intero: è un problema che, purtroppo, non ha ancora soluzione.  Non si hanno dati certi sulle donne maltrattate, perché sono pochissime quelle che denunciano di aver subito violenza. Quando si parla di tale fenomeno, non bisogna solo pensare all’aggressione fisica di un uomo contro una donna, perchébisogna includere e considerare anche le violenze sessuali, psicologiche, le minacce e, molte volte, nel peggiore dei casi,la morte delle povere vittime.  La domanda, che noi ci poniamo, è: Perché così tanta violenza contro le donne? Forse, in questi casi, l’uomo non si sente realizzato, ha difficoltà sul lavoro o nelle relazioni sociali, è insoddisfatto della propria relazione…ma non si arriva mai ad una risposta chiara e concreta. Sicuramente, incide ancora il retaggio della mentalità maschilista, che fino ad alcuni decenni fa attribuiva il ruolo dominante al genere maschile. Molto possono fare le donne -madri nell’educare i figli a rispettare, fin da piccoli, le ragazze e le loro scelte. E molto possono anche fare le associazioni sorte in questi anni per aiutare le donne che si trovano spesso, nello stesso ambito familiare, in grandi difficoltà o, addirittura, segregate e picchiate. Anche i casi di femminicidio vengono perseguiti dalla legge, mentre, prima, tutto era ignorato e sepolto dal silenzio. Affiora anche l’idea che la violenza sia come un “virus”, che si diffonde e che genera altra violenza. Noi giovani, con le nostre azioni ed idee, dobbiamo fermare questo “virus” ed impegnarci per costruire una società migliore, in cui la donna possa vivere serenamente, perché il rispetto reciproco è alla base del cammino della civiltà.

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Articolo redatto da: Matteo Accomando- Alberto Fratelli- Alessandro Licari

Classe III A ITET “G. Garibaldi” Marsala

Docente referente: Maria Rita Bellafiore

 

 

 

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