Una protesta civile per i ristoratori: ConfCommercio Sicilia inizia lo sciopero della fame. L’ultimo caffè e cornetto

Con l’ultimo morso a un cornetto inizia lo sciopero della fame di Gianluca Manenti, presidente regionale di Confcommercio Sicilia. “Vogliamo aprire e in sicurezza, i protocolli che abbiamo esteso sono in grado di garantire la massima sicurezza. Dateci una data”. Un’azione di protesta civile sollecitata dallo sdegno montato dopo i festeggiamenti dei tifosi dell’Inter a Milano.

La conferenza stampa si e’ aperta con un video ad immagini contrapposte, da un lato la festa dei tifosi e dall’altro i locali deserti, “una illogicita’ che in quanto tale e’ incomprensibile – ha detto Manenti – abbiamo deciso di attuare lo sciopero della fame. Abbiamo partecipato a tutti i tavoli di concertazione, siamo stati nelle piazze a manifestare in modo educato ma oggi vogliamo delle risposte certe: no al coprifuoco e aperture in sicurezza perche’ siamo in grado di garantirle”. Piero Agen, presidente provinciale di Confcommercio Catania con il presidente di Fipe Sicilia, Dario Pistorio, Pino Pace per Confcommercio Trapani assieme ai vertici provinciali delle categorie e in senso lato anche le camere di commercio, hanno quasi in contemporanea lanciato l’iniziativa. “Ci rivolgiamo agli Esecutivi, nazionale e regionale, Draghi e Musumeci. Quanto sta accadendo e’ illogico.

Qui si intacca dignita’ e diritto al lavoro”. “E’un grido disperato”, hanno aggiunto i dirigenti del Ragusano Antonio Prelati e Giorgio Moncada facendosi portavoce di migliaia di famiglie e imprese in difficolta’ che chiedono di potere lavorare, sostenendo che la solidarieta’ non basti piu’ e che la situazione nel commercio e’ drammatica. Avanti a oltranza e se le forze fisiche verranno meno, con una sorta di staffetta la protesta non verra’ interrotta. Manenti, dopo la conferenza stampa si e’ trasferito nella sede di Confcommercio Pozzallo, verra’ seguito da un medico, Roberto Ammatuna che e’ anche il primo cittadino di Pozzallo.

Confcommercio attende anche risposte sui vaccini. “Abbiamo chiesto gia’ due mesi fa di avviare la vaccinazione agli operatori commerciali, quelli del famoso articolo 23 a cui sono state imposte le aperture, vaccinazioni da estendere anche ai ristoratori. Mettiamoli in protezione e si puo’ fare da subito ma non ci sono risposte”, ha aggiunto Moncada. Confcommercio queste risposte le attende da una politica che “vogliamo ci metta la faccia. Va bene il condono fiscale ma bisogna ripartire subito, noi siamo pronti e attrezzati per farlo”.

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