È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
UNA “POSSIBILE” SOLUZIONE AL PROBLEMA DEI SENZA TETTO
25 Set 2010 07:13
Attraverso una missiva indirizzata ai Presidenti della Provincia Regionale e dell’Istituto Autonomo Case Popolari ed ai dodici Sindaci del Territorio Ibleo, il consigliere provinciale del PDL, Ignazio Nicosia, intende evidenziare il problema dei senzatetto che, anche nel territorio provinciale potrebbe diventare un’emergenza sociale. “Nella mia qualità di Consigliere Provinciale – scrive Nicosia – vengo spesso a contatto con la drammatica realtà dei cosiddetti “senza tetto”, uomini e donne che il disagio fisico, la crisi economica, le traversie familiari e, persino, una sorte matrigna, hanno relegato ai margini della società; cittadini senza lavoro, senza reddito, senza un alloggio, spesso privi di ogni affetto e per questo, cosa ancor più grave, senza più alcuna speranza per il futuro”. Non è una semplice denuncia, per contrastare tale fenomeno infatti Nicosia lancia una proposta. “Oggi in molte città si cerca di dare una risposta a questo problema realizzando dei dormitori pubblici – continua il consigliere provinciale -, delle strutture ove è possibile dare un rifugio temporaneo ma dignitoso (solitamente tali strutture funzionano con accoglienza giornaliera dalle 20.00 del giorno in cui si chiede alloggio alle 10.00 del mattino seguente). Si tratta di strutture tampone che non pretendono di risolvere gli immensi problemi che ogni singolo senza tetto reca con se ma che si pongono come oasi nel bruciante deserto di vite spezzate. Ritengo che oggi tali strutture debbano essere realizzate anche nel nostro Territorio – conclude Nicosia – sebbene mi renda ben conto che la cronica mancanza di fondi renderebbe difficile o troppo dilazionata nel tempo la possibilità di una realizzazione ex novo di dormitori e sono altresì certo che ogni Ente dispone nel proprio patrimonio immobiliare di una o più strutture che languono inutilizzate e che, con una spesa accettabile, possono essere riconvertite”. Il sasso è stato lanciato! (lc.)
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