UNA NUOVA PROVINCIA PER GLI IBLEI

Troppe diplomazie in giro, troppe chiacchiere, ambasciatori di altri territori che si presentano come fantasmi sul palcoscenico istituzionale, e poi  movimenti, avvicinamenti,  ma per fare che cosa ?

Una operazione confusa, è quella che si svolge sotto i nostri occhi.  Ma nella confusione si svolge il giuoco ra spirtizza. Il Sindaco di Modica minaccia la fronda, a Ragusa aspettano che la buriana passi, il sindaco di Vittoria al solito fa finta di niente e gioca di rimessa.

Eppure si tratta di decisioni importanti, rispetto alle quali bisognerebbe coinvolgere le popolazioni amministrate. Non bastano gli umori più o meno improvvisati di qualche amministratore in letargo, per determinare una scelta simile, che ricolloca interi territori su versanti nuovi e inesplorati.

Perseguire un piatto continuismo col passato ci rende più deboli, quando invece basta guardasi attorno per riscoprire la nostra vocazione iblea.

A mio avviso tali decisioni devono comunque fare i conti con gli orientamenti della società civile che opera all’interno di una comunità e non sarebbe male sottoporre alcune ipotesi al voto dei Grandi elettori della Città: Scuole, Sodalizi, Associazioni, Parrocchie, Aggregazioni varie.

Ma allora tentiamo rimettere insieme tutte le identità  di questo territorio, che connota la storia, l’economia, la cultura, le condizioni idrogeologiche di una parte importante dell’Isola che rifiuta la facile assimilazione con altre realtà. Tentiamo la ricomposizione della Provincia Greca, della Sicilia orientale, dell’Unita’ iblea, superando le divisioni storiche del passato, ma recuperando quella dimensione territoriale e politica che puo’ fare rinascere il nostro territorio. Attorno a Ragusa e Siracusa puo’ aggregarsi, per unanime consenso, l’area che fu della Provincia di Ragusa e della Provincia di Siracusa, in articolata connessione di servizi e in coerenza di ruoli e funzioni.

Nasca la provincia di SI-RAGUSA, che RICOMPONGA IN UNITA’ il progetto economico e culturale di questa parte dell’Isola. Aprendoci anche alla partecipazione di realtà comunali che sentano questa appartenenza.

Spero in un concreto, proficuo e rapido riscontro dei Colleghi Consiglieri e dell’Amministrazione comunale.

 

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