UNA FIAMMANTE AUTO DI MARANELLO SPARITA CON IL VENDITORE

Una donna di Vittoria ha sporto denuncia di truffa nei confronti di un quarantenne della provincia di Arezzo. La vittoriese, circa un anno addietro, aveva preso contatti via internet con l’uomo toscano che poneva in vendita, per 180.000,00 euro, un’autovettura Ferrari. La vittoriese si recava in Toscana dove incontrava il venditore il quale, senza nemmeno farle vedere l’auto, la rassicurava che il mezzo era praticamente nuovo e che, previo versamento di un acconto, le avrebbe fatto trovare pronta la Ferrari nel giro di 200-250 giorni. La donna versava un acconto di euro 16.000,00 con l’accordo che avrebbe versato il resto a consegna avvenuta. Trascorso circa un anno, il venditore non si era fatto vivo e, per tale motivo, la donna si recava nuovamente in Toscana, all’indirizzo dove si era recata la volta precedente, per chiedere notizie in merito alla consegna dell’autovettura. Lì giunta, tuttavia, non trovava più il venditore il quale aveva fatto perdere completamente le sue tracce. Alla signora vittoriese non è rimasto altro che presentare formale querela per truffa. Si è risaliti alla completa identificazione del soggetto, originario della provincia di Arezzo e, peraltro, già conosciuto alle forze dell’ordine per reati simili, e si è proceduto a segnalarlo all’autorità giudiziaria aretina in quanto ritenuto responsabile del reato di truffa.

Ieri mattina, alle ore 5.30 circa, perveniva una segnalazione anonima di una corsa clandestina di cavalli che si sarebbe dovuta tenere su una strada di contrada Bercia. Una pattuglia di Volante si recava sul posto e notava, data l’ora, un’inconsueta affluenza di autovetture. Gli operatori permanevano sul posto dove venivano identificate una quindicina di persone provenienti da Vittoria, Niscemi, Gela e Caltagirone. Venivano, inoltre, rilevati alcuni numeri di targa di autovetture per ulteriori approfondimenti. Vista la presenza della Polizia, a poco a poco gli astanti si allontanavano e la presunta corsa clandestina di cavalli non si è potuta svolgere in quanto, presumibilmente, i fantini erano stati avvertiti della presenza della pattuglia. (s.v.)

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it