È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
UNA DELEGAZIONE DI RAGUSA SARÀ PRESENTE ALLA MANIFESTAZIONE DI PROTESTA A ROMA
22 Lug 2014 15:10
. A Roma, in Piazza delle Pietre, a Montecitorio, una delegazione della Camera di Commercio di Ragusa sarà presente alla manifestazione nazionale indetta da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl per protestare contro gli ultimi provvedimenti emanati ed emanandi dal Governo nazionale che riguardano gli Enti camerali.
Le organizzazioni sindacali sostengono che il decreto della Pubblica amministrazione, per come è stato concepito, voglia dire “fine dei servizi” e chiedono a viva voce “una reale riforma delle Camere di commercio” e, contestualmente, “la difesa dei posti di lavoro”.
Il sistema camerale destina la maggior parte delle proprie risorse alla promozione del territorio, attraverso servizi di promozione della competitività, internazionalizzazione, corretto funzionamento dei mercati, servizi di e-gov per facilitare il rapporto tra imprese e PA, accesso al credito (Confidi).
Secondo un sondaggio condotto dall’Ispo, su un campione di 1.300 imprese per conto dell’Istituto Tagliacarne, la Camera di Commercio è l’istituzione pubblica che le imprese italiane considerano più efficiente.
L’azione del Governo è iniziata con la riduzione del diritto annuale che rappresenta la principale fonte di un sistema, quello camerale, utile alle aziende e dalle stesse ritenuto indispensabile anche per la qualità dei servizi offerti. Tale riduzione è particolarmente gravosa per le Camere di commercio siciliane, che fungono anche da enti previdenziali, con una parte di bilancio corrente destinata al pagamento delle pensioni, oltre che naturalmente degli stipendi.
I posti di lavoro , gli emolumenti e le professionalità acquisite vanno difesi.
L’azione del Governo proseguirà con una riforma del sistema camerale e delle sue partecipate che potrebbe determinare la riduzione delle funzioni delle Camere, e del numero di Camere negli ambiti regionali, con accentramento a livello nazionale e con un riflesso diretto sulla gestione e l’andamento delle aziende, oltre che sull’andamento generale dell’economia del territorio di competenza, nella maggior parte dei casi basato sulle piccole e medie imprese.
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