UNA COPPA “BLINDATA”

Per la cronaca la partita si è conclusa sullo 0 a 0 ma “Ci farebbe molto piacere comprendere quale il parametro utilizzato nella gara di Coppa di ieri sulla scorta del quale dirigenti, parenti e giocatori della New Team Ragusa sono stati fatti accomodare in Tribuna B allo stadio “Aldo Campo” di contrada Selvaggio”. E’ l’interrogativo sollevato dai vertici del sodalizio giallonero che non hanno ben compreso le ragioni della scelta di “separare” i dirigenti dell’una e dell’altra squadra (ieri è andata in scena la stracittadina tra New Team e Ragusa). Ciò sarebbe stato deciso in seguito ai disordini accaduti nella precedente occasione. “A parte – affermano ancora i vertici della New Team – che, così come avevamo avuto di chiarire, quegli episodi non ci hanno riguardato anche perché non abbiamo al nostro seguito alcuna tifoseria organizzata, non abbiamo ben capito in base a quale discrimine, ieri, all’ingresso, c’era chi additava un appassionato di calcio piuttosto che un altro dicendo che quello era sostenitore del Ragusa ovvero della New Team e quindi, in quest’ultimo caso, destinandolo alla tribuna B. Purtroppo, ci sembra che, così facendo, sia stato compiuto un grosso passo indietro per quanto riguarda la cultura sportiva nella nostra città. Possiamo ben comprendere alcune ragioni, magari legate all’ordine pubblico, ma ci sembra che nessun problema si sarebbe mai potuto verificare. Così, invece, si rischia di fomentare una certa dinamica del sospetto. Quello che avrebbe dovuto trascorrere come un piacevole pomeriggio infrasettimanale di calcio si è trasformato in un siparietto che non ci è affatto piaciuto. I dirigenti della New Team Ragusa sono stati relegati in tribuna B perché ieri la nostra società era come se giocasse in trasferta? E nella gara di ritorno del 25 novembre che cosa accadrà? Questo trattamento sarà riservato ai dirigenti del Ragusa? Noi, naturalmente, speriamo di no. Non c’è nessun motivo di contesa con i vertici del sodalizio azzurro, con i loro tifosi e con gli sportivi in genere. Noi eravamo e restiamo appassionati del bel calcio e delle domeniche passate allo stadio in genere. Per cui auspichiamo che questa scelta infelice possa essere rivista”.

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