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UN VULCANICO GIANFRANCO IANNUZZO SUL PALCO DEL TEATRO TENDA
14 Mar 2016 16:44
Difficile portare in teatro un lavoro che è nato per il grande schermo ma la commedia “ Lei è ricca, la sposo..e l’ammazzo” , interpretata da Gianfranco Iannuzzo e Debora Caprioglio, ha messo d’accordo tutti, regalando a Ragusa 90 minuti di buonumore. Lo spettacolo inserito nella stagione teatrale “Teatro in Primo Piano”, è stato proposto domenica al Teatro Tenda ed ha registrato un ottimo indice di gradimento tra il folto pubblico in sala . Liberamente ispirata al celebre film del 1971 di Elaine May con Walter Matthau, tratto dal racconto di Jack Richtie, la piéce ha affrontato con l’ilarità consentitale , temi che oggi appaiono più attuali che mai: la bancarotta, lo strozzinaggio e se vogliamo, anche se scongiurata, la “violenza” sulle donne . Mario Scaletta , infatti, ne ha proposto un allestimento tutto nuovo, sotto la regia di Patrick Rossi Gastaldi, con stralci di pura sicilianità ed immancabile comicità: il protagonista , Orazio Pignatelli , interpretato da un vulcanico Gianfranco Iannuzzo, è pronto ad imbracciare la lupara e ad indossare la coppola, cinico ma di una sconvolgente simpatia, capace di calarsi nel suo personaggio a 360 gradi ma anche di interagire col pubblico in sala che non ha lesinato risate; il finto strozzino “mafioso” che difende la sua sicilianità per poi sentirsi goffo e in colpa perché alle dipendenze di un avvocato dai contorni poco legali; Nunziatina, la simpatica governante la cui superba recitazione ha fatto rivivere, volutamente, la grande Tina Pica , ricavandosi un ruolo altrettanto da protagonista; la goffa e imbranata Albertina ha trovato nell’interpretazione della bella e brava Debora Caprioglio la giusta dimensione per il suo riscatto e il cuore del suo innamorato non è rimasto sordo ai suoi messaggi. Una vera conversione per il protagonista Orazio Pignatelli la cui misoginia caratterizzava la sua indole da ricco scapolone. Insolita ma azzeccata la scelta del regista Rossi Castaldi per l’affascinante Debora Caprioglio qui in un ruolo atipico che la vede nascosta nei suoi occhialoni da entomologa incallita, protetta dai suoi anonimi vestiti , con i capelli arruffati e dall’aria imbambolata. Fin quando non incontra Orazio per cui prova un amore incondizionato che farà capitolare questo marito che era partito con tutt’altre intenzioni. E gli applausi a scena aperta non si sono fatti attendere e tutti i personaggi hanno dimostrato con professionalità di saper reggere l’incalzante comicità quasi d’avanspettacolo che questa commedia ha preteso da loro.
Ottimi i pareri del pubblico a fine spettacolo tra cui quello del critico teatrale Cettina Cavalieri che entusiasta dello spettacolo ha così commentato la piéce:
-“Spettacolo godibilissimo, che non ha fatto rimpiangere il film (e il confronto era arduo!) e ha regalato al pubblico due ore di divertimento scoppiettante, firmato Jannuzzo. Piacevolissima la riduzione teatrale diretta da Patrick Rossi Gastaldi, un remake molto “all’italiana”, ricco di spunti originali ed esilaranti. Bravi tutti gli interpreti, Jannuzzo addirittura straripante di comicità … Un iniziale battibecco con la cameriera (la talentuosa attrice partenopea Antonella Piccolo) ha ricordato molto da vicino i dialoghi tra quel famoso personaggio di gentiluomo spiantato ma raffinatissimo, ai suoi tempi superbamente interpretato da Vittorio de Sica, e la governante alla quale confidava i suoi guai: naturalmente la pragmatica ma affezionatissima Tina Pica … Un bell’omaggio a quei grandi.
Brava anche la Caprioglio che, nei panni della biologa stralunata (qui entomologa, non botanica), ha dato una bella prova di comicità e ha dimostrato di essersi affrancata dallo stereotipo di “bambola sexy” con cui ha iniziato la sua carriera”.
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