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Un viaggio lungo tre anni: il piccolo Zayel accolto a Chiaramonte Gulfi. La solidarietà che salva la vita
22 Set 2025 11:23
È arrivato ieri all’aeroporto di Catania, dopo 11 ore di volo dal Madagascar, il piccolo Zayel, 6 anni, accompagnato dalla mamma Ando. Il bambino resterà per oltre due mesi a Chiaramonte Gulfi, ospitato da due famiglie locali, in attesa di affrontare a Roma, presso l’ospedale San Camillo, tre delicati interventi chirurgici resi possibili dopo anni di battaglie burocratiche.
Una storia iniziata tre anni fa
La vicenda di Zayel è legata all’impegno del Gruppo Alfa Protezione Civile di Chiaramonte Gulfi, che dal 2007 è attivo in Madagascar con missioni umanitarie: scuole, strumentazione sanitaria, mezzi agricoli. Durante una di queste missioni, il presidente Peppe Bellio e i volontari hanno conosciuto il bambino, affetto da una rarissima malformazione genetica che richiedeva costosi e complessi interventi chirurgici.
Un sogno reso possibile
Il costo complessivo degli interventi, circa 15 mila euro, sarà coperto dalla Regione Siciliana e dal Ministero della Salute, mentre il Gruppo Alfa sosterrà le spese di viaggio, vitto, alloggio e cure post-operatorie. Zayel e sua mamma sono accolti dalla famiglia Scifo e dalla famiglia Bellio, che si occuperanno di lui durante il soggiorno in Sicilia. La mamma, commossa, racconta: “Aspetto da sei anni che mio figlio possa essere operato. Sono molto felice e grata a tutti”.
Peppe Bellio, presidente del Gruppo Alfa, ci spiega come è nata questa avventura: “Abbiamo conosciuto Zayel per caso. Eravamo ospiti dei Salesiani della capitale, Antananarivo. Un giorno, uno dei sacerdoti, ci dice che voleva farci conoscere una signora che aveva un bambino con dei gravi problemi di salute dovuti a una rarissima malformazione genetica. Dopo aver visto la cartella clinica e averla sottoposta ai medici, ci è stato spiegato che gli interventi per risolvere il suo problema erano complessi e costosi e sarebbero stati almeno tre”. Il costo delle operazioni di Zayel si aggira attorno ai 15 mila euro. Ma il Gruppo Alfa non si arrende e, convinti di poterlo aiutare, hanno battagliato per tutto questo tempo, fra burocrazie e vicoli ciechi. Infine, grazie all’interessamento di alcuni referenti politici locali è stato possibile per loro interloquire con il Ministro Tajani e, finalmente, dopo tre anni, Zayel è arrivato in Sicilia. Bellio, infatti, spiega: “Tutto questo è accaduto perché erano necessari dei visti sanitari e non turistici. Ci siamo impegnati in tutto e per tutto e siamo stati disposti a spendere soldi che non abbiamo”.
Solidarietà che cambia la vita
L’emozione è grande anche per i volontari. “Sono stati tre anni di sofferenza e di lotta con la burocrazia – spiega Scifo – ma vedere oggi Zayel qui, sorridente, ripaga ogni sacrificio”.
Non è la prima volta che il Gruppo Alfa si impegna per salvare la vita di bambini: in passato sono stati aiutati piccoli provenienti da Romania e altre zone d’Europa. Ma riuscire a portare un bambino dal Madagascar rappresenta una sfida straordinaria.
Zayel ha sei anni e a casa l’aspettano il papà, operatore telefonico, e altri tre fratelli. A casa della famiglia Scifo, Zayel si sta ambientando e ha già ricevuto moltissimi giochi per poter passare il tempo, oltre a tutta l’assistenza materiale di cui necessita. Peppe Bellio, ci spiega: “La cosa più bella per tutti è che oggi siamo qua. Noi vogliamo che questo bambino venga conosciuto da tutti”. Infine, conclude: “In un mondo in cui si uccidono bambini, noi tentiamo di salvarne uno”.
La pubblicazione della foto e del nome del minore è stata autorizzata dalla famiglia.
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