“UN UOMO, UNA DONNA, UN INTERNO” DI MANUELA VARGETTO

 Una mostra, un racconto di quotidianità. In 22 scatti la fotografa Manuela Vargetto narra un amore.

Un amore dal sapore antico e profondo. Un’anziana moglie fedele,  un marito paziente che attende la propria sposa,  sono i personaggi di un legame catturato dalla fotografia, che si consuma in una stanza, nel silenzio, come un rito sacro. Due amanti ai quali il tempo ha lacerato i vestiti, invecchiato i volti, percorso le espressioni e solcato le rughe ma contemporaneamente ha alimentato la fiamma di un sentimento che non è più descrivibile tramite la parola.

La sensibilità artistica della fotografa non si lascia sfuggire la semplicità e al contempo l’importanza dei dettagli giocando con gli spazi, i pieni e i vuoti, e con i contrasti di luce. Un talento maturo che non lascia trapelare la giovane età dell’artista, classe ’89, ma che lascia trasparire l’ecletticità e l’esperienza di Manuela.

Manuela Vargetto, nata a Ragusa nel 1989, sin da piccola sente una forte passione che la spinge in seguito a dedicare tutta la sua vita alla fotografia e a viaggiare per il mondo in cerca di nuove culture, emozioni, usi, paesaggi, persone: si muove verso la  Nuova Zelanda, la Spagna, la Francia e l’Inghilterra.

Dopo questo lungo tour in giro per il mondo rientra in Italia e si trasferisce a Bologna dove decide di studiare più approfonditamente tutte le varie sfaccettature della fotografia  a contatto con artisti di fama mondiale quali Ansel Adams, Alex e Rebecca Webb, Erica Mc Donald eTano D’Amico.

Il 9 gennaio 2013 inaugura la propria mostra “Un uomo, una donna, un interno” al  “Prima Classe locale trasversale” di Ragusa, fulcro della vita serale dei giovani ragusani, che recentemente ha dedicato molto spazio ai talenti locali emergenti divenendo dunque anche crogiolo culturale.

Le foto saranno esposte al “Prima Classe locale trasversale”per un mese(apertura dalle 8 alle 2, eccetto le mattine domenicali-ingresso libero), fino all’8 febbraio 2013, arco di tempo in cui Manuela si troverà nuovamente in viaggio alla volta del Burkina Faso, spinta dalla propria instancabile curiosità intellettuale e dalla volontà di produrre un reportage sociale in grado di sensibilizzare sul tema delle adozioni a distanza, delle ragazze madri, dell’istruzione scolastica e sul centro di accoglienza creato nel ’97 dall’associazione ONLUS di Ragusa “Progetto Africa”.

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it