È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
UN SOSTEGNO ADEGUATO ALLE DIFFICOLTA’ DELLE PERSONE CON DISABILITA’ GRAVE PRIVE DI UN SUPPORTO FAMILIARE
27 Mag 2016 08:01
“Con l’approvazione a larga maggioranza della legge sul cosiddetto “dopo di noi” siamo vicinissimi dal compiere un ulteriore, deciso passo in avanti nella legislazione sociale del nostro Paese. Era un provvedimento atteso da molto tempo e che fornisce strumenti concreti per affrontare in modo più appropriato le difficoltà che incontrano le persone con disabilità grave prive di un adeguato sostegno familiare”. È quanto affermato dalla senatrice del Pd Venera Padua, dopo l’approvazione in seconda lettura al Senato, con modifiche, del disegno di legge che reca “Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave, prive del sostegno familiare”.
“Inclusività, mutuo soccorso, assistenza e protezione sociale – spiega Padua – sono concetti, declinati nella legge, intesi sempre nel superiore interesse delle persone con disabilità grave, non determinata dal naturale invecchiamento o da patologie connesse alla senilità. Fondamentale aver previsto, anche, la possibile presa in carico della persona interessata già durante l’esistenza in vita dei genitori. Quel ‘durante’ esprime un concetto fondamentale, in quanto integra l’idea del ‘dopo di noi’ arricchendola di contenuti e significati”. “Bene anche – continua la senatrice Dem – che le finalità del fondo assistenziale previsto dall’articolo 3 della legge, che stanzia risorse pari a 90 milioni di euro per il 2016, 38,3 per il 2017 e 56,1 a decorrere dal 2018, siano anzitutto rivolte all’attivazione e al potenziamento di programmi di intervento, per quanto possibile, individualizzati. A Palazzo Madama abbiamo rafforzato quella parte della legge che indica nella predisposizione di un progetto individuale lo strumento per evitare il più possibile che i disabili gravi siano costretti a vivere all’interno di un istituto alla morte dei genitori ma possano scegliere percorsi di autonomia e socialità, con la valorizzazione di esperienze innovative di residenzialità quali co-housing e gruppi appartamento. Inoltre, rispetto alla versione della legge uscita da Montecitorio, è stata prevista, per le famiglie, la possibilità di utilizzare anche istituti già presenti nel nostro codice civile oltre al trust, quali forme di tutela patrimoniale dopo la morte dei genitori, esenti in ogni caso dall’imposta di successione e donazione. Infine, vale la pena accennare alla presenza di norme che prevedono il monitoraggio dello stato d’attuazione delle disposizioni e campagne informative ad hoc per far crescere la cultura dell’inclusione: conoscere i contenuti della legge è un passo fondamentale per poter usufruire al meglio delle possibilità offerte”.
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