UN SOLLECITO PER I FINANZIAMENTI REGIONALI

Ancor prima che venisse conclusa la procedura di stabilizzazione degli ex contrattisti al Comune di Modica, con la delibera della G.M. n. 273 del 4.12.2009, per il suddetto personale era stata richiesta la proroga quinquennale del finanziamento regionale.
In particolare, per le 56 unità di personale contrattista  ex art. 25 della Lr 21/2003, la proroga regionale era stata concessa per il periodo che va da marzo 2010 a febbraio 2015, con una quota annuale a carico della Regione di euro 347.058,88; mentre per le 45 unità di personale contrattista ex PUC Lr 85/95, la proroga era stata richiesta per il quinquennio 2009/2013, ed era già stato ottenuto il contributo di euro 710.648,45 a carico della Regione per l’anno 2010.
Ma a seguito dell’avvenuta stabilizzazione, con decorrenza 1.11.2010, tuttavia, pare che l’A.C. non abbia proceduto a richiedere all’Assessorato Regionale al Lavoro il mantenimento fino alla scadenza dei due quinquenni (rispettivamente 2015 e 2013 per i due gruppi di ex contrattisti) del contributo finanziario erogato a tutto l’anno 2010 ed ammontante complessivamente ad euro 1.057.707,30.
Una dimenticanza questa dell’Amministrazione di Modica che, se effettivamente realizzatasi, non fa che aggravare quella già rilevabile nella citata delibera n. 273/09, ove appunto non si faceva alcun cenno di avanzare alla Regione né la richiesta di mantenimento del finanziamento regionale, anche dopo la stabilizzazione a tempo indeterminato del personale contrattista, né l’obbligatoria e propedeutica istanza di rimodulazione del piano di fuoriuscita a suo tempo approvato dall’Assessorato regionale del Lavoro, sostituendo la misura prima individuata dei contratti quinquennali di diritto privato a tempo determinato, con quella dell’assunzione con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e parziale.
A maggior ragione tale comportamento resta inspiegabile dopo la nota prot. 38140 del 5.7.2011 con
la quale il Sindaco ha comunicato che, cessata l’elevazione oraria settimanale fino a 36 ore,  l’orario di lavoro del personale stabilizzato a decorrere dall’1.7.2011 è di 12 ore settimanali, sia ai fini giuridici che economici, quasi a voler significare che non si terrà conto della concessione del finanziamento regionale, che, peraltro, ai sensi della Lr n. 24/2010, non andrebbe più computato fra le spese del personale.
“Siamo fortemente preoccupati dei ritardi- dice il segretario della Cisl-fps, Gianfranco Marino- che si stanno accumulando nel definire la vicenda e di come sta evolvendo la situazione e pertanto sollecitiamo con forza l’Amministrazione a prodigarsi per ottenere la proroga dei finanziamenti regionali in favore del personale stabilizzato, senza i quali non solo resta a rischio il mantenimento delle ore lavorative settimanali garantite finora a detto personale per il primo  semestre 2011, ma potrebbero determinarsi conseguenze negative sul bilancio e/o sulla disponibilità di cassa dell’ente”.

                                                                                             

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