UN SOGNO LUNGO UN’ESTATE AL CASTELLO DI DONNAFUGATA

Cosa è stata questa edizione di “Notti al Castello”, per una semplice spettatrice come la sottoscritta? Difficile dare una qualche definizione esatta o precisa, dato che tutto ciò che ha a che fare con questa manifestazione è riconducibile ad atmosfere che poco hanno di razionale, fuorché l’organizzazione curata da Amedeo Fusco con l’ausilio di tutti i suoi validi collaboratori. “Notti al Castello” riporta il visitatore-spettatore ad una dimensione in cui passato, presente e futuro si mescolano in un irresistibile contenitore di emozioni: il presente sono i giovani e talentuosi artisti che si sono esibiti nell’ultimo mese nei cortili dell’antico maniero (per citarne alcuni, la violinista Marina Zago, i pianisti Marco Cascone e Fabrizio Arestia, gli Horus e tanti altri); il passato sta nei costumi d’epoca a disposizione dei visitatori e d’abbigliamento per lo staff, oltre che nei racconti del mitico cuntastorie Giovanni Virgadavola; il futuro, se vogliamo, lo si può cogliere in alcune opere della mostra “Visioni dall’arte contemporanea”. La prestigiosa esposizione, giunta al Castello di Donnafugata dopo aver calcato location di livello come il complesso dei Dioscuri al Quirinale e il museo archeologico nazionale di Buccino, vanta importanti nomi di artisti provenienti da tutta Italia: Arturo Barbante, Nuccio Battaglia, Silvano Braido, Clara Calì, Annalisa Cavallo, Sergio Cimbali, Mariagrazia Dardanelli, Giuseppe Diara, Arturo Di Modica, Ivo D’Orazio, Franco Filetti, Fabio Nicola Grosso, Piero Guccione, Francesco Iacono, Giovanni Iudice, Giovanni Lissandrello, Roberto Lo Magno, Pietro Maltese, Lillo Messina, Emanuele Pace, Emiliano Paolini, Rita Piangerelli, Pino Reggiani, Donata Scucces, Turi Sottile, Aldo Turchiaro. Imperante, sul cortile principale dell’antico maniero, la statua d’acciaio del celeberrimo “Charging Bull” di Arturo di Modica, famoso in tutto il mondo per le sue sculture.

Molto entusiasta la gente che a Donnafugata ci lavora tutto l’anno e si impegna per far sì che questo luogo meraviglioso sia sempre valorizzato come merita. Giorgio Solarino, presidente del Comitato pro Donnafugata, ha così espresso il suo apprezzamento nei confronti dell’iniziativa realizzata da Amedeo Fusco: «Per un turista è fondamentale sentirsi accolto in un certo modo, avere la possibilità di visitare un sito storico in diversi orari della giornata e divertirsi trascorrendo una serata particolare: “Notti al Castello” offre tutto questo, coi suoi costumi d’epoca, le sue visite notturne al Castello, le sue performances artistiche fa in modo che il visitatore si immedesimi in atmosfere d’altri tempi, così da fargli vivere un’esperienza emotivamente e culturalmente rilevante. L’organizzazione è stata ottima, dalle luci che hanno reso più suggestivi gli scenari alla cura e al rispetto dei vari ambienti del Castello. E, ovviamente, i commercianti del posto ne hanno tratto profitto». Altre due voci di Donnafugata hanno espresso il loro parere riguardo la kermesse: Giuseppe Flaccavento, titolare del ristorante “Al Giardino di Bianca” e Giovanni La Ferla, titolare de “La Trattoria al Castello”. «Quando ci sono iniziative del genere – dice Flaccavento – per noi si tratta sempre di occasioni positive perché l’afflusso di visitatori è tale da farci lavorare senza sosta, con un notevole riscontro per noi che qui svolgiamo la nostra attività». «“Notti al Castello”, per noi ci vorrebbe ogni anno – dichiara La Ferla –. La manifestazione è andata molto bene, porta maggiore indotto al nostro locale e si riconferma, come negli anni precedenti, un’iniziativa di successo».

Insomma, “Notti al Castello” ha fatto contenti un po’ tutti, facendosi già attendere per l’anno venturo. Per chi, come chi scrive, è intervenuto da spettatore curioso e aperto, pronto a farsi trascinare dagli eventi, è sembrato di entrare in un piccolo mondo incantato, fatto di musica, arte, colori, affascinanti visite in notturna dell’ex dimora estiva dello stravagante barone Arezzo. Per chi, invece, non ha ancora avuto la possibilità di assistere a tutto ciò, l’appuntamento è all’anno prossimo.

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