Walter Morale, Direttore dell’Unità Operativa di Nefrologia e Dialisi dell’ASP di Ragusa, è stato eletto Presidente della Sezione Interregionale Campano-Siciliana della Società Italiana di Nefrologia (S.I.N.) per il prossimo triennio. L’elezione è avvenuta al termine di una consultazione elettorale online che ha coinvolto tutti i nefrologi delle due regioni, confermando la fiducia della comunità scientifica […]
Un ruolo chiave e tre inspiegabili dimissioni: un mistero che si ripete al Comune di Pozzallo
10 Mag 2025 10:22
(Ha collaborato Pinella Drago)
Chi conosce le dinamiche della macchina amministrativa sa bene che la figura del segretario comunale non è un ruolo decorativo. È, anzi, il cuore tecnico della struttura, l’interprete giuridico delle decisioni dell’ente, colui o colei che garantisce legalità, correttezza, trasparenza. Ma a Pozzallo, questo ruolo sembra impossibile da ricoprire con stabilità. Si arriva, si prende visione… e si va via. Le dimissioni del 15 gennaio scorso sono emblematiche: un segretario che sceglie di lasciare il proprio incarico tre giorni prima della scadenza del contratto. Un gesto apparentemente minimo, ma che in un contesto formale e metodico come quello della PA, assume il peso simbolico di una rinuncia totale, di un abbandono che non ammette nemmeno una proroga minima.
Qualcosa ha spinto il funzionario ad andarsene anticipatamente. Certo è che non si tratta di un caso isolato.
Il Comune cerca di correre ai ripari. Viene incaricato il dottor Luigi Bottaro, volto noto dell’ente, funzionario esperto e paziente, chiamato ancora una volta a “tenere il timone”. Ma anche questo, si capisce presto, è solo un tappabuchi. Il primo aprile arriva la nomina di una nuova segretaria, il cui contratto dovrebbe durare sino al 31 maggio 2025. Una parentesi lunga, finalmente. Ma è una parentesi che non si apre mai. Il 31 marzo – quindi prima ancora di prendere servizio – la neo-segretaria presenta un certificato di malattia. Un caso sfortunato? Una coincidenza? Oppure un segnale? Si prosegue. Il Prefetto non si arrende e nomina un altro segretario, che prende servizio il 9 aprile, con scadenza fissata all’8 giugno. Ma anche in questo caso, il copione si ripete: il nuovo incaricato si ammala e poi rassegna le dimissioni. Ancora una volta, Pozzallo resta senza guida tecnica.
È sempre Bottaro, il funzionario d’acciaio, a essere richiamato in fretta dalle ferie per tappare la falla. Ancora lui, ancora una volta. Ma fino a quando? La domanda, a questo punto, non può più essere elusa: perché tutti scappano? È solo sfortuna, o esiste davvero un clima amministrativo così complesso da scoraggiare anche i funzionari più rodati? Perché nessuno, tra gli organi preposti al controllo – Corte dei Conti, Ispettorato, Prefettura stessa – ha ancora avviato un’indagine interna per capire le cause di questo stillicidio istituzionale?
Le voci che si rincorrono da mesi parlano di “forze occulte”. Il sindaco le cita spesso, come entità misteriose che remano contro. Ma siamo certi che si tratti di fantasmi, e non piuttosto di dinamiche molto più concrete, fatte di pressioni, disordine gestionale, mancanza di visione e di rispetto dei ruoli? Nel frattempo, la città assiste e gli uffici arrancano. Ma Pozzallo non può permettersi questo silenzio. Non più. Ogni giorno di immobilismo costa in termini economici, sociali, istituzionali. Il vuoto nella segreteria generale è un vuoto di garanzia, un vuoto di controllo, un vuoto che si riflette su ogni delibera, su ogni determina, su ogni atto che coinvolge i cittadini.
E allora qualcuno ha deciso di rompere questo silenzio. A sollevare la questione è stato il circolo di Sud chiama Nord di Pozzallo, che ha scelto di raccontare pubblicamente questa anomalia. Una denuncia civile, politica, istituzionale. Un invito – nemmeno troppo velato – alle autorità competenti affinché si attivino. Perché se davvero c’è qualcosa che non va, è ora di scoprirlo. Se invece non c’è nulla da temere, allora che qualcuno lo dimostri, e permetta finalmente a Pozzallo di ritrovare quella normalità amministrativa che merita.
La posizione del sindaco Roberto Ammatuna
“L’ulteriore assegnazione in un Comune con minor numero di abitanti e fra l’altro vicino alla sua residenza, il funzionario assegnato dalla Prefettura di Palermo secondo le procedure di legge, ha scelto di lasciare l’incarico di Pozzallo – commenta Roberto Ammatuna – torno a ribadire quanto da tempo lamento e che ho fatto presente anche al Prefetto della nostra provincia. A palazzo La Pira un segretario se non arriva in pianta stabile difficilmente può rimanere perchè è tartassato da interrogazioni che sembrano trattati giuridici, da esposti. E’ una questione legata al personale. Nel nostro Comune non c’è tranquillità. Tutti sono terrorizzati a venire a svolgere il ruolo di segretario nella nostra città. Attualmente opera il vice ma sembra, oramai, di essere abituati alla precarietà in cui ci troviamo. Prosegue lo stillicidio di segretari – conclude il sindaco di Pozzallo – ma non manca solo il segretario generale, mancano le figure apicali dell’ente. Tutti i concorsi autorizzati dal Ministero sono stati tutti annullati o per vizi di forma o per motivi improvvisi e contigenti. C’è una lucida strategia di distruzione dell’apparato apicale dell’ente che dura da anni. Non dobbiamo dimenticare che il nostro Comune ha dichiarato il dissesto non perchè abbiamo debiti ma solo perchè non abbiamo l’apparato burocratico capace di recuperare i crediti che l’ente avanza dagli utenti e dai creditori. Non abbiamo debiti con i fornitori, non abbiamo fatto anticipazioni di cassa, abbiamo un bilancio sano. E’ un caso anomalo: siamo andati in dissesto solo perchè non abbiamo le figure apicali cui spettano i compiti delle procedure finanziarie. Speriamo che si faccia chiarezza su quanto accade nel nostro Comune ed apra uno squarcio per conoscere la verità”.
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