UN RICORDO O UN PAESAGGIO E TI INVENTO UN PIATTO DA CHEF

Abbiamo intervistato Giorgio Ruggeri, giovane e famoso chef della nostra provincia che ha partecipato al programma “Masterchef”.

Come e quando è iniziata la tua passione per la cucina?

«Al liceo ho scoperto che mi piaceva la chimica, soprattutto quando miscelando i reagenti non si provocano esplosioni. La passione per la cucina nasce forse da quando andavo ancora all’asilo. Il mio primo ricordo è nella cucina dei nonni dove ho fritto il mio primo uovo nell’olio buono e ne ho condito il bianco con le olive nere tostate, rigorosamente casalinghe.
Poi c’era mia nonna che oltre a legare bene i tessuti e le stoffe (era sarta), legava bene anche gli ingredienti tra loro. Li sceglieva con un rispetto e una cura maniacali, perche “quello che si mangia, finisce tutto nel sangue”, sosteneva.»

-Inventi i tuoi piatti o segui delle ricette?-

«Per i miei piatti prendo spunto da tutto cio’ che mi circonda: una ricetta, un libro, un ricordo, un paesaggio, le tecniche che mi hanno insegnato e che non si finiscono mai di imparare… A tutto questo aggiungo del mio. Allo Zafferano Bistrot, il ristorante che ha visto il mio debutto in cucina come capo cuoco, ho iniziato a sperimentare ricette e accostamenti nuovi, anche inusuali, come l’uso del Pepe Bengala per uno dei miei dessert o di un mix di 14 ingredienti diversi e perfettamente bilanciati per il filling del mio cilindro di spatola. …l’importante è divertirsi facendo cio’ che si ama.»

-Hai una musa ispiratrice?-

«La mia musa è la mia Terra!!
Non c’e’ musa più bella di un ‘estensione di immagini che va dal mare alle montagne e che ospita e certe volte nasconde anche quel trilione di ingredienti d’eccellenza pronti solo ad essere lavorati… questa è per me la Sicilia e la nostra provincia in particolare.»

-La sera, quando torni stanco dopo una giornata tra i fornelli, sei felice?-

«Sono felice… anzi l’adrenalina accumulata durante un servizio fa, a volte, brutti scherzi e non ti fa prendere sonno…la cucina di un ristorante è un luogo strano, puo’ farti impazzire con i suoi picchi torridi, specialmente d’estate, e ti può rendere anche una persona migliore: ti permette di lavorare sulle tue ansie, ti riempie di coraggio, di fa diventare una persona di polso, ti conferisce un’abilità gestionale, obbligandoti a tenere sempre o quasi sempre il sangue freddo.»

-Prima Masterchef, poi Radio Mediterraneo, quali sono i tuoi progetti per il futuro?-

«Masterchef, la gara Barilla sono stati solo degli step, delle occasioni che la vita riserva per farti capire più o meno quale sia la strada da percorrere..
La Radio, invece, nasce dalla consapevolezza, dalla volontà di educarmi ancora e divulgare la cultura del buon cibo e del buon bere, grazie a collaborazioni d’eccellenza.
In un era in cui, ad ogni due battiti di ciglia, viene pubblicato un libro di cucina, mi piaceva l’idea di rendere un servizio pubblico, alternativo al cartaceo e soprattutto gratuito, che parlasse di buona tavola a 360 gradi.
Il programma si chiamerà “Kitchen’ Radio” ed è frutto di un lavoro di squadra,così come accade nelle cucine di un ristorante, prodotto dalla GC Comunication & Management ed edito da SlyMax Servizi & Comunicazioni ed andrà in onda prestissimo su Radio Mediterraneo 2.
Il Futuro sarà fatto di pochi posti a sedere, un posto dove offrire un paio d’ore di tranquillità e buon cibo a chi decide di venire a mangiare un prodotto dalla filiera più corta possibile, trasparente e senza compromessi: Il mio Ristorante.
Adesso, invece, si lavora affinchè questo accada.»

Irene Difalco

Referente Giovannella Galliano Giornalista

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