UN PREMIO CHE RAGGIUNGE LA MAGGIORE ETA’ ANTICIPANDO DI UN MESE LA DATA TRADIZIONALE

E’ un boomerang l’immagine simbolo della XVIII Ed. del Premio Ragusani nel Mondo, segno della spiccata  tendenza del ragusano di involarsi verso l’alto, alla ricerca di mondi migliori , con un carico di speranze e di attese, ma sempre pronto a ritornare verso la terra di origine, anche e solo  con i sentimenti , gli affetti e la voglia di mantenere forte il legame con la stessa.

Il premio, nato nell’estate del 1995 , ha promosso ogni anno e senza interruzione figure di iblei con una storia particolare da raccontare, con spunti di positività da offrire come esempio ,con profili di vita sconosciuti alla maggior parte dell’opinione pubblica iblea, ma degni di grande attenzione e interesse. Premiati con alle spalle una grande notorietà internazionale , come  Susan Sarandon  su tutti, non hanno intaccato la filosofia originaria del Premio, che ogni anno ha catturato l’interesse crescente di strati sempre piu’ ampi di persone.

Un Premio nato con il cuore e fatto con il cuore , con una mozione di affetti e di sentimenti che la colloca in una posizione particolare nel novero di analoghi eventi del genere in altri ambiti territoriali, qualità che nel corso degli anni ha ricevuto crescenti apprezzamenti e riconoscimenti anche a livello internazionale.

Il conseguimento della maturità legata al XVIII anno  segna anche una importante novità, legata all’anticipo della data , sabato 4 agosto, rispetto al tradizionale periodo di fine agosto/inizio settembre.

L’anticipo si è reso necessario per la compresenza delle bancarelle della festa di S. Giovanni  in Piazza Libertà, nel primo week end successivo alla ricorrenza del Santo Patrono di Ragusa, che ha liberato anche il desiderio negli organizzatori di collocare l’evento nella parte centrale dell’estate.

La manifestazione  quest’anno subirà gli inevitabili condizionamenti del difficile periodo che viviamo, con il taglio delle risorse pubbliche e private, che ne hanno messo in dubbio la realizzazione fino all’ultimo. L’Associazione Ragusani nel Mondo ha voluto ugualmente provare un nuovo allestimento, sia pure in modo piu’ sobrio e senza l’enfasi  organizzativa delle ultime edizioni, consapevole di offrire in questo segmento di vita sociale un segno di riscatto  e di reazione  contro la tendenza ormai diffusa e invasiva a lasciarsi risucchiare in un vortice depressivo che sta coinvolgendo  poco per volta tutti gli italiani , stravolgendo usi, costumi e tradizioni  consolidate.

Di sicuro rilievo i premiati scelti dal Comitato organizzatore, che vanno dal maestro Giovanni Corallo, compositore e direttore d’orchestra in Venezuela, di origine comisana, a Giuseppe Cascone  , nato a Pedalino, una delle trombe piu’ calde d’Europa, da Ruben Ricca, regista teatrale ispanico argentino  di gran talento, con nonno modicano, a Aldo Fronterrè, ragusano, oculista di chiara fama.

Peppe Arezzo e la Sua Orchestra , composta da musicisti  di gran talento,  cureranno anche quest’anno la parte musicale della serata, conferendo contenuti di spettacolarità unitamente ad altri ospiti canori  e del cabaret,  e arricchendo una cerimonia che, pur risentendo  del difficile momento economico , vuole mantenere i livelli organizzativi e di interesse raggiunti negli ultimi anni, e che si sostiene su una rete di aziende che mostrano attenzione e sensibilità verso eventi percepiti dall’immaginario comune come di “ qualità.”

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