“UN MAESTRO DEL COSTRUIRE CON L’ARTE”

La figura dell’architetto Biagio Mancini, a poco più di cinquant’anni dalla prematura scomparsa, sarà ricordata oggi, venerdì 14 maggio nel corso di un convegno intitolato “Biagio Mancini – Un maestro del costruire con arte” che si terrà presso la sala conferenze del Centro servizi culturali, inizio alle ore 18.30. Il convegno è stato promosso e organizzato dall’Ordine degli Architetti di Ragusa, dalla Fondazione degli Architetti di Raguusa, da Focus Cultura (Studi e Ricerche), in collaborazione col Comune di Comiso , col coordinamento dell’architetto Giuseppe Inghilterra. Biagio Mancini  è nato a Comiso il 16 maggio 1922. Ha studiato prima presso l’allora Regia Scuola d’Arte di Comiso, poi presso il Liceo Artistico di Firenze dove si è diplomato nel 1941, infine si è iscritto e alla Facoltà di Architettura, sempre a Firenze, dove si è laureato nel 1949. Tornato a Comiso, dal 1950 ha iniziato a lavorare diventando in pochissimo tempo un punto di riferimento sia intellettuale sia professionale. Tra le sue opere a Comiso vanno ricordate Villa SAllemi (ora Vitali), il Cinema Diana con l’allora avveniristica copertura apribile, l’ex Cinema Gaudium. A Vittoria, Cinema Rox, Casa Palazzolo e altre opere. A Ragusa l’Hotel Mediterraneo, il Palazzo Fiat,, il “Piccolo Grattacielo”, la Chiesa dei Carmelitani e altro. Morto nel 1959, a soli 37 anni, Biagio Mancini è stato costruttore, progettista e artista che alla sua terra diede il meglio di sé segnando una svolta nell’architettura contemporanea siciliana e italiana per il sapiente accostamento dei materiali e delle soluzioni tecniche scelte di volta in volta.  Dopo i saluti del sindaco, Giuseppe Alfano, introdurranno i temi del convegno su Mancini l’assessore comunale alla Cultura, Maria Rita Schembari, e il presidente della Fondazione Architetti di Ragusa, Vincenzo Canzonieri. A seguire gli interventi  dell’architetto Salvatore Mancini, che relazionerà su “Biagio Mancini e il gruppo di intellettuali nella Comiso del dopoguerra”, l’architetto Giuseppe Inghilterra, che darà “Uno sguardo alle opere di Mancini”, il docente universitario Nunzio Zago che parlerà de “La Comiso di Bufalino”. E, ancora, lo scenografo Giuseppe Guastella con il cortometraggio “Frammenti di memoria” e l’ingegnere Michele Zisa che si soffermerà su la “Salvaguardia dell’architettura moderna degli anni 1950-1960”. “A Biagio Mancini – ricorda il presidente dell’Ordine degli Architetti, Giuseppe Cucuzzella – impregnato di cultura umanistica, fiorentina e di razionalismo alla Michelucci, architetto geniale, non potevamo non dedicare uno degli appuntamenti della nostra manifestazione itinerante, “La Primavera dell’Architettura”, la manifestazione che si propone di sviluppare una serie di tematiche inerenti l’architettura, per indirizzare l’attenzione dei media, e dell’opinione pubblica, sulla qualità e vivibilità dell’ambiente, sia quello costruito delle nostre città, sia quello naturale del nostro territorio per  far incontrare la gente con l’architettura e l’architettura con la gente”. Biagio Mancini – ha commentato il sindaco Giuseppe Alfano – appartiene a pieno titolo al novero dei comisani illustri che hanno segnato un’epoca. Ha introdotto una ventata di aria nuova che ancora oggi è di esempio. Ci è parso giusto ricordalo a circa cinquant’anni dalla scomparsa anche per farlo meglio conoscere ai più giovani noto soprattutto per una strada cittadina a lui intitolata ma di cui sconoscono, probabilmente, lo straordinario e innovativo impulso dato all’architettura moderna siciliana”.

 

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