UN GELESE DAL CUORE IBLEO, AMBASCIATORE DELLA RAGUSANITA’ AD ISTANBUL

Di nome fa Angelo Burgio, di professione è appuntato dei Carabinieri , ma è uomo ovunque stimato ed apprezzato non solo per le sua qualità professionali, ma per la sua provata generosità e disponibilità verso il prossimo. Dodici anni di servizio presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Ragusa hanno limato il suo carattere di gelese, forgiandolo ad una ragusanità, come patrimonio di valori al servizio di una identità, che ora cerca di riaffermare nella sua nuova esperienza lavorativa a Istanbul, dove da più di un anno figura distaccato presso il Consolato Italiano.

E sin dall’inizio della sua nuova esperienza di lavoro il buon Angelo, nel frattempo quest’anno insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica Italiana, ha coltivato un grande sogno, quello di aprire le porte del Bosforo, ricche di fascino e di storia, alla sua terra di adozione, favorendo l’interazione fra la Turchia e la Sicilia, soprattutto con la sua terra d’adozione iblea, stimolandone un interscambio culturale, premessa per una più ampia attivazione di rapporti sul versante economico e turistico.

E così si è buttato nella mischia con la generosità che gli e’ consona, iniziando un pressing costante , a volte asfissiante , nei confronti delle pubbliche Istituzioni regionali e provinciali per creare delle vetrine delle eccellenze gastronomiche, ha messo in contatto esponenti di compagnie aeree turche con funzioni responsabili dello scalo di Comiso, in vista della auspicabile attivazione di linee dirette con la metropoli turca, convinto assertore che aprire le porte del turismo ai turchi può creare importanti e virtuose sinergie,ha stimolato svariate associazioni ragusane a conoscere dal vivo la realtà turca e promuovere scambi culturali, perché da sempre la cultura ha fatto da volano per l’estensione di interscambi in altri e più generali ambiti.

In questi giorni ha promosso una visita ufficiale di una delegazione dell’Associazione dei Ragusani nel Mondo, composta fra gli altri dal suo direttore Sebastiano D’Angelo, da Paola Nigito e Viviana Verdina, rispettivamente presidente e responsabile delle pubbliche relazioni della Scuola di danza Mila Plavsic. La delegazione ha avuto una serie ripetuta di contatti con importati e prestigiose realtà culturali della capitale economica e morale della Turchia, fra le quali il Circolo Roma, la Dante Alighieri e l’Istituto Italiano di Cultura, rappresentate rispettivamente da Maria di Giulio, Lina Augello e Gabriella Fortunato.

Ma il momento maggiormente significativo del soggiorno della delegazione iblea a Istanbul si è avuto in occasione di un incontro formale con il Console Generale di Istanbul Gianluca Alberini, che ha accolto con entusiasmo un progetto culturale ed artistico proposto per la prossima festa della Repubblica del 2 giugno, imperniato su esibizioni artistiche di alcune ballerine della scuola Mila Plasvic, di giovani ed affermati cantanti ragusani e da momenti di degustazione di prelibatezze della cucina iblea; il tutto alla presenza di oltre 4.000 invitati, fra cui i principali esponenti della comunità italiana residente in Turchia e prestigiose rappresentanze politiche, diplomatiche ,culturali e imprenditoriali della Turchia, al massimo livello. Una occasione per promuovere l’immagine del territorio ibleo in un contesto sicuramente ricco di stimoli e prospettive.

E il buon Angelo…? tranquillo, sorridente, sornione, impalpabile nella sua ostentata modestia ma gran regista e convinto e entusiasta tessitore di trame dietro le quinte, perfetto interprete del ruolo di testimonial e ambasciatore della sua terra d’adozione.

 

 

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