UN EDIFICIO CAPACE DI INSERIRSI NEL SOLCO DELLA TRADIZIONE IBLEA, DIALOGANDO CON L’ARCHITETTURA CONTEMPORANEA

Si è conclusa oggi pomeriggio la fase iniziale di studi per i cinque gruppi di studenti delle facoltà di Architettura dell’Università di Firenze e di Ingegneria e Architettura di Catania, impegnati in una inedita joint-venture accademica. Oggi pomeriggio infatti, nella sede di palazzo Garofalo, sono stati illustrati gli schizzi e i lavori preparatori per il progetto della nuova sede dell’Ordine degli architetti di Ragusa e della Fondazione Arch.

Un workshop congiunto, reso possibile grazie al patrocinio del Comune di Ragusa e dell’Ordine, che verrà completato a luglio, quando i cinque gruppi di studenti torneranno a Ragusa per presenterare le vere proposte progettuali.

Il rispetto per i luoghi e per le tecniche costruttive caratteristiche del territorio ibleo tra le linee guida dei progetti, capaci però di attualizzare nel contesto dell’architettura contemporanea il linguaggio espressivo utilizzato. Gli studenti dovranno inoltre progettare il manufatto architettonico in chiave di quella sostenibilità che l’architetto di oggi non può più sottovalutare. Altri parametri da rispettare, quelli urbanistici dell’area in cui sorgerà l’edificio, forniti dal dirigente del settore Urbanistica del Comune, architetto Ennio Torrieri

Immancabile il riferimento al materiale lapideo, vero protagonista dei luoghi e delle architetture ragusane, capace di distinguerle e connotarle nei secoli . Un linguaggio che deve però comunicare al mondo contemporaneo.

Questa l’entusiasmante sfida che gli studenti, affiancati rispettivamente dal docente di Progettazione, Floriano Lo Russo per l’ateneo di Firenze, e da Corrado Fianchino per la facoltà etnea, dovranno affrontare.

 

 

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