È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
UN BAMBINO INTRAPRENDENTE E (E’) UN SEGNALE ALLA SOCIETA’
21 Mar 2012 11:17
Abbiamo tutti sentito o letto della bambina modicana che, dimenticata incolpevolmente a casa dai genitori quando ancora dormiva, si è serenamente data da fare vestendosi e avviandosi, a piedi, da sola, lungo la strada che avrebbe dovuto portarla all’asilo. Intercettata dai Carabinieri ha candidamente risposto che stava andando a scuola, riferendo anche generalità e luogo di lavoro dei genitori. Un fatto per fortuna eccezionale, che è estremamente significativo di come è organizzata oggi la nostra vita.
Un altro episodio – per fortuna molto meno serio, anzi – mi è occorso personalmente. Desidero riferirlo, avendo io tratto le mie personali conclusioni intorno a come siamo oggi indirizzati, più o meno inconsapevolmente, nella conduzione della nostra vita.
Festa di compleanno. Una signora della Ragusa bene festeggia i suoi quaranta anni. Splendidamente portati, la signora desidera legittimamente festeggiare i suoi otto lustri con una festa nella sua vasta ed elegantissima villa in campagna, dintorni di Ragusa.
Alla festa siamo in tantissimi, perché la signora ed il marito sono perfettamente inseriti nell’alta società cittadina e vantano svariate amicizie, tutte di livello (fatta eccezione per chi scrive). Sono presenti imprenditori di spicco, manager conosciutissimi, funzionari pubblici di quelli che decidono, pochi politici (simpatici ma poco considerati dal resto della comitiva, forse perché negli ultimi tempi – da queste parti – i politici sono tenuti in scarsa considerazione). La festa parte lenta e fredda. Poi si anima, lentamente ma progressivamente. Un significativo contributo è fornito – ca va sans dire – dal buffet. Quando si arriva alla torta, una mega torta, il coupe de theatre: un gruppo di amici della festeggiata sparano, letteralmente, sparano in aria da una sorta di mini-bazuka in cartone tantissime stelle filanti, e poi, da altri apparati simili, tantissimi stelline, e così via, fino a quando, dagli ultimi tre o quattro mini-bazuka, vengono sparati centinaia di frammenti di giornali, che inondano la stanza della supervilla. Ma quei ritagli di giornale, a guardarli più attentamente (cosa che io mi ero dimenticato di fare), rivelano subito un particolare: sono tratti da giornali pornografici. Senza se e senza ma. Giornali porno, esplicitamente tali, con fotografie che più comprensibili non si potrebbero. Insomma, una iniziativa non propriamente oxfordiana da parte di quel gruppo evidentemente non consono alla serata ma che non poteva non essere invitato (possibilmente antichi compagni di scuola che non hanno seguito la stessa evoluzione della festeggiata, o qualche cugino della parte più popolare della grande famiglia, non sappiamo).
Alla fine della festa tutti contenti per la bella serata abbiamo lasciato la villa signorile.
Passano pochi giorni ed una signora che aveva preso parte al compleanno con il marito ed il figlioletto, telefona alla festeggiata. Riferisce di una bricconata proprio del piccolo maschietto, otto o nove anni, che, la madre lo racconta con un certo orgoglio, la sera della festa raccolse tantissime di quelle foto, e poi, nei giorni successivi, le portò a scuola dove le mostrò ai compagnetti, e a chi ne volesse uno o più le ha vendute. Proprio così: cinquanta centesimi di euro per una foto completa, venti centesimi per un frammento (ma pur sempre comprensibile). Ad avvertire la madre sono state le insegnanti, casualmente venute a conoscenza del traffico commerciale.
Hicsuntleones
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