ULTIMO ATTO SABATO SERA PER LA FESTA DELL’IMMACOLATA A IBLA

Una presenza consistente di fedeli, nonostante le avverse condizioni atmosferiche, ha animato, ieri sera, la processione in onore dell’Immacolata, ultimo atto di una festa che, a Ragusa Ibla, affonda le radici nelle tradizioni dei secoli andati. All’uscita dalla chiesa di San Francesco, in piazza Chiaramonte, l’incedere del simulacro della Santa Madre di Dio è stato salutato da grida di giubilo e dal volo di alcuni palloncini colorati. Poi il tradizionale corteo, con la recita delle preghiere e la banda musicale “San Giorgio” che ha contrappuntato i momenti di vuoto con l’esecuzione di alcune marce. Un richiamo insostituibile per i turisti. Ieri sera, infatti, qualche visitatore straniero ha fatto capolino tra le file della manifestazione religiosa. Anche quest’anno, novità che era stata introdotta nel 2011, il simulacro è stato preceduto da un nugolo di bambini vestiti da angioletti che hanno voluto così mettere ulteriormente in evidenza la santità e la purezza di Maria Immacolata. Lo ha ricordato anche il rettore della chiesa di San Francesco, padre Pietro Floridia, durante l’omelia della concelebrazione effettuata con padre Salvatore Mallemi. “Maria Immacolata – ha detto padre Floridia – ci ricorda quello che è stato l’uomo prima del peccato originale. E ci ricorda anche quello che sarà alla fine. Se Dio, per singolare privilegio, ha voluto che la Madre del Suo figlio, in previsione di diventare madre di Gesù, fosse Immacolata, cioè senza peccato originale, allo stesso modo vuole che tutti gli uomini si presentino al suo cospetto santi e immacolati. La grandezza di Maria, e sottolineiamo questo elemento perché ha ancora più valore nell’anno della Fede, non consiste solo nell’elezione di essere madre di Dio o nell’essere Immacolata ma consiste anche e soprattutto nella fede che ha vissuto nel quotidiano. Se da una parte questa fede poteva essere esaltante perché aveva un figlio che si era messo in luce per la sua azione di predicatore, infatti grandi masse lo seguivano, dall’altra parte non è stata esonerata dal dolore perché ha dovuto subire grandi umiliazioni. E’ stata lei che ha portato la croce sino in fondo con grande fede. Ha creduto in quel Dio che l’aveva chiamata, dicendo sempre il suo sì. Anche noi cristiani, come lei, dobbiamo dire quotidianamente il nostro sì a Dio, nelle occasioni buone ma anche nelle sofferenze, sapendo che Dio ha progetti meravigliosi per ciascuno di noi”. La processione si è snodata per le principali vie del quartiere barocco. E’ stata caratterizzata da una breve sosta in prossimità dei Giardini iblei dove è stato possibile assistere ad uno spettacolo pirotecnico. La processione ha poi condotto i fedeli di nuovo in piazza Chiaramonte per l’entrata del simulacro in chiesa. “Anche quest’anno – dice Giorgio Mallemi, ispiratore del comitato – abbiamo cercato di rendere questo significativo momento di fede un appuntamento irrinunciabile per i credenti. Purtroppo le condizioni meteorologiche non ci hanno aiutato anche se la partecipazione è risultata molto significativa. Per questo ringraziamo tutti coloro che hanno sfidato le intemperie dimostrando il proprio amore nei confronti dell’Immacolata”.

 

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