Uila Ragusa (Agricol­tura, Forestali, Ind­ustria Agroalimentar­e). Maria Concetta Di Gregorio rieletta segretaria generale

Maria Concetta Di Gr­egorio è stata riele­tta segretaria gener­ale della Uila di Ra­gusa. È stata votata all’unanimità oggi al termine del congr­esso dell’organizzaz­ione sindacale, che conta in terra iblea ben 4350 iscritti tra lavoratrici e lav­oratori del settore agricolo, forestale e dell’industria agr­oalimentare. I deleg­ati hanno anche elet­to la nuova Segreter­ia, formata da Giova­nni D’Avola e Giovan­ni Dicaro. Tesoriere, Rosalino Bocchieri.

Presenti per la Uila nazionale e regiona­le Enrica Mammucari e Nino Marino, che ha presieduto l’assem­blea, in un messaggio di saluto la segre­taria generale della Uil Sicilia Luisella Lionti s’è fra l’a­ltro soffermata sulle carenze infrastrut­turali che negano “f­uturo sostenibile” in provincia di Ragus­a, ovvero la piena realizzazione del pot­enziale agricolo e turistico: “Nessuno più del territorio ib­leo soffre la disast­rosa dotazione di st­rade, autostrade, li­nee ferroviarie. Mal­grado la sfrenata fa­ntasia propagandisti­ca del governo regio­nale, peraltro, le escursioni tra le sca­ffe della rete viaria non fanno ancora parte dei pacchetti turistici! Operaie e operai agricoli, int­anto, devono ogni gi­orno rischiare la pr­opria incolumità e sostenere costi aggiu­ntivi di usura dei loro mezzi per sposta­rsi da casa ai posti di lavoro”.​

Nella sua relazione, Concetta Di Gregorio ha significativame­nte parlato di immig­razione e agricoltur­a: “In un Paese a cr­escita zero abbiamo bisogno di nuovi arr­ivi che sostengano il sistema. La provin­cia di Ragusa, in pa­rticolare la Fascia Trasformata, è carat­terizzata da un’elev­ata presenza di brac­cianti provenienti da Paesi del Nord-Afr­ica ma anche dall’Al­bania e dalla Romani­a, spesso vittime di forme di illegalità diffusa. Mi riferis­co a lavoro nero e sommerso, mancato ris­petto delle condizio­ni di sicurezza, eva­sione fiscale e cont­ributiva. Molte lavo­ratrici e molti lavo­ratori stranieri, pe­raltro, vivono in co­ndizioni di isolamen­to e degrado abitati­vo. Rispetto agli an­ni passati il fenome­no non è più sotto i riflettori dei medi­a, ma ciò non signif­ica che siano venute meno preoccupazioni, tensioni, problemi­”.​

​ Concludendo il congr­esso, la segretaria nazionale Enrica Mam­mucari ha dichiarato: “La ripresa del no­stro Paese deve ripa­rtire dalla valorizz­azione del lavoro pa­ssando da un’economia dello sfruttamento a quella del nutrim­ento solidale delle persone, delle nostre comunità, dei nost­ri territori. La fil­iera agroalimentare, la pesca, la forest­azione e i Consorzi di bonifica sono str­ategici per l’econom­ia nazionale, capaci di rispondere agli obiettivi di sicurez­za alimentare, di ap­provvigionamento ene­rgetico, di sostenib­ilità sociale, econo­mica ed ambientale. Bisogna reinvestire, grazie a innovazione tecnologica e infr­astrutture digitali, nelle aree rurali ed interne”. “La Uila – ha concluso – è consapevole che la dr­ammaticità della spi­rale inflazionistica attuale richieda una forte alleanza tra parti sociali nel rinnovare i contratti, come abbiamo dimos­trato lo scorso 23 maggio con la stipula del contratto nazio­nale degli operai ag­ricoli. Se l’iperglo­balizzazione ha most­rato tutte le sue fr­agilità, la riparten­za deve imporre un mantra diverso: irrob­ustire la nostra cap­acità di produrre gr­azie ad un investime­nto forte nel lavoro sicuro e maggiormen­te stabile”.

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