TUTTO DALLA CITTA’ DI VITTORIA

Commentando la presentazione della nuova Giunta alla città, svoltasi ieri sera al Teatro Comunale, il sindaco Giuseppe Nicosia ha dichiarato di essere “molto soddisfatto per come è andata ieri sera la prima uscita della nuova Giunta municipale”.

“La partecipazione straordinaria del pubblico e della città al teatro – ha continuato il sindaco – ha trasformato la serata istituzionale in un vero e proprio evento, a dimostrazione che la città ha capito, compreso ed apprezzato il grande lavoro svolto dal Partito Democratico e dal sottoscritto, premiando con una grande presenza le scelte e le professionalità che si sono espresse con la nuova Giunta municipale. Generosa come sempre è stata la presenza di Enzo Bianco. Con il suo intervento, non solo quale sindaco di Catania, ma anche come presidente del Consiglio nazionale dell’Anci, è venuto a battezzare, con il solito affetto per la città di Vittoria, la nuova Giunta, ed ha dichiarato di ritenere, comunque, questa una delle amministrazioni più capaci ed attive della Sicilia. Tutto ciò ci porta a ricambiare la fiducia della città con un grande impegno da parte di tutti e dimostra come gran parte dell’opposizione consiliare sia scollegata dal resto della città ed abbia condotto una fallimentare opposizione ostruzionistica”.

Nicosia: Aiello sconosce del tutto lo Statuto comunale

In relazione alle accuse, rivoltegli dal consigliere comunale Francesco Aiello, di ignorare le prescrizioni regolamentari sulla presentazione della Giunta al Consiglio, il sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, ha dichiarato di “essere contento di aver ridotto il consigliere comunale Aiello a parlare di norme, commi e codicilli, piuttosto che di argomentazioni politiche serie; tra l’altro, entra in un terreno in cui dimostra di essere ampiamente sprovveduto”.

“Io lo statuto consiliare lo conosco bene  – ha continuato il sindaco – e lo rispetto, a differenza di alcuni consiglieri comunali che lo calpestano quotidianamente e a differenzia di Aiello che lo sconosce del tutto. Ancora non è trascorso neanche un giorno di quelli previsti dallo statuto per relazionare in Consiglio, perché ad oggi non ho revocato alcuna nomina assessoriale, né effettuato nuove nomine. È da quel giorno che lo Statuto prevede il decorrere dei termini per relazionare in Consiglio. Come al solito, Aiello o è confuso o gioca a falsificare e ad imbrogliare, more solito, la gente. La Giunta municipale sarà nominata oggi stesso e da questo momento decorreranno i termini per trasmettere gli atti in consiglio comunale, nonostante già ieri mi sia recato al civico consesso, insieme ai nuovi assessori, per un segnale di rispetto e di cortesia istituzionale e abbia già informalmente presentato le mie ragioni e le motivazioni che mi hanno spinto alle nuove indicazioni assessoriali. A questo ha fatto seguito un ampio, ma, purtroppo, sterile dibattito da parte dei consiglieri comunali che, dopo quattro ore, sono in larga maggioranza scappati via, mentre sono rimasti solo i consiglieri di Fratelli d’Italia e di Sel, senza, però, ascoltare le risposte ai quesiti posti; oltretutto, anche quest’ultimi due gruppi sono andati via pur di non avviare l’esame dei venticinque punti all’ordine del giorno del consiglio comunale, preferendo la chiacchiera politica al lavoro positivo e costruttivo per la città”.

Fiaccolata contro il terrore e per la pace

Promossa dal comune di Vittoria, dall’Associazione per i diritti umani, dalla Cgil e dal Movis, avrà luogo venerdì 16 gennaio 2015, alle ore 17,30, una “Fiaccolata contro il terrore e per la pace” che inizierà nell’area di Via Cavour limitrofa alla scuola elementare Vittoria Colonna, nei pressi di Piazza Italia, e si concluderà con un sit-in in Piazza del Popolo; alla manifestazione parteciperà il console tunisino in Sicilia, Ben Souissi Farhat.

“Invito i sindaci ed i responsabili delle comunità islamiche dei Comuni limitrofi – ha dichiarato Carmelo Comisi, neo consulente del sindaco per i diritti civili e le disabilità – nonché gli operatori e gli ospiti dei centri di accoglienza a partecipare alla fiaccolata per manifestare con forza la netta condanna del terrorismo come metastasi del corpo sociale e per ribadire che, dopo la terribile strage di Parigi, non bisogna cedere alla paura ed all’odio”.

 

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