Turismo: non è tutto byte quello che luccica. Anche Ragusa in top trend. Le dichiarazioni del sindaco Cassì dopo il report su Modica

Appena qualche giorno fa c’era stata una soddisfatta comunicazione del sindaco di Modica, Maria Monisteri, e del suo assessore al turismo, Tino Antoci, perché la città della Contea, secondo alcuni dati riferiti alle ricerche online, era in testa. Un aspetto senza dubbio positivo per Modica a dimostrazione di un trend per la città e per il territorio ibleo, che sta crescendo e che vede una buona presenza di turisti soprattutto nella canonica stagione estiva ma anche qualche mese oltre, sebbene ogni tanto registriamo saltuarie lamentele da qualche operatore.

Dati ok per Modica, critiche social per Ragusa

Dati positivi su Modica che hanno incredibilmente dato il via al lancio di fiammate contro il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì. Perché se Modica va bene, allora sicuramente Ragusa sta facendo male, almeno questo è il presupposto su cui si montano le critiche. E soprattutto sui social non sono mancati fiumi di commenti che hanno strumentalmente usato il buon risultato di Modica, di cui tutti sono contenti per carità, per colpire politicamente l’Amministrazione comunale di Ragusa rea di non aver fatto il proprio lavoro in campo turistico.

I dati sono dati (alla mano)

Ma è proprio il sindaco Peppe Cassì ad intervenire e a spiegare che la situazione è altra rispetto a quella dipinta sui social. Anche Ragusa ha un buon successo in fatto di ricerche online come destinazione turistica, addirittura, secondo un report, è tra le prime tre destinazioni del Sud Est della Sicilia. Insomma è una questione…. di byte, nel senso che in base al punto di vista del report dei dati possono primeggiare l’una o l’altra città. Ma di fatto ragionare ancora in una logica comunale, e non territoriale, è decisamente errato. E questo vale anche per chi ha strumentalmente usato il dato di Modica per contestare Ragusa. Ricordate, ad esempio, tutta la polemica politica scoppiata a luglio quando si diceva che era un’estate da dimenticare, che non c’erano turisti. Dati alla mano, invece, ci sono stati più turisti rispetto allo scorso anno. Soprattutto nel turismo non si può andare dietro a dati momentanei e ai mal di pancia di qualche interessato operatore turistico magari scontento. Occorre avere una visione globale più ampia. Piuttosto che fermarsi dietro alla volontà di attaccare l’avversario politico.

Le dichiarazioni del sindaco di Ragusa

Ecco le dichiarazioni del sindaco Cassì: “La pubblicazione di un positivo dato sul turismo a Modica dovrebbe farci gioire; invece, ha l’effetto di resuscitare una mentalità campanilistica e autolesionista. Non si spiega altrimenti l’illogica deduzione che, se il turismo va bene a Modica automaticamente “i ragusani masticano amaro”. Non è forse più logico pensare che i dati siano positivi per entrambe le realtà? Crediamo davvero che chi viene dall’estero veda Modica e Ragusa come due mondi distanti limitandosi a visitare una città e non l’altra?

Il dato turistico che ha suscitato la solita pioggia di commenti e lamenti è solo uno di quelli disponibili tramite le piattaforme di analisi che Ragusa ha a disposizione o di cui si è autonomamente dotata. Non sono passati molti giorni da quando abbiamo infatti condiviso con la città la nostra strategia turistica in cui presentavamo proprio (e non solo) queste piattaforme.

Basta ampliare la ricerca e i dati ci premiano: Ragusa e Marina di Ragusa sono tra le top 10 destinazioni turistiche di maggio e settembre. Sommando i dati di Ragusa e Marina, come logico che sia, ecco che ci posizioniamo tra le prime 3 destinazioni del Sud-est con Catania e Noto. Lasciatemi però dire che non è certo per fare a gara coi Comuni vicini che investiamo in piattaforme, ma per avere una fotografia dello stato dei fatti e una previsione futura, a capire dove migliorare”.

Com’è andata allora questa stagione? A questa domanda il sindaco Peppe Cassì risponde e dice che è andata bene anche se mancano i dati definitivi.

Non abbiamo ancora fatto un bilancio perché i dati non sono completi, ma il confronto frequente con l’Osservatorio turistico e le statistiche già acquisite raccontano di un’annata ottima. Un dato su tutti: le presenze al Castello di Donnafugata, principale attrattiva turistica del territorio e quindi cartina al tornasole di tutto il movimento, nel 2023 sono state finora 112.497. A novembre 2022 erano 94.467, a novembre 2019, quindi prima della pandemia 95.993.

Per crescere, per affrontare le sfide globali, dobbiamo ragionare come sistema superando le contrapposizioni tra città vicine o addirittura tra quartieri della stessa città che, viste dall’esterno, non hanno alcun senso. 

Vi faccio una domanda: se voi foste il sindaco, investireste tutte le risorse per le luminarie natalizie in una sola parte della città, come d’altronde fanno i Comuni che hanno un solo polo di interesse, o le suddividereste tra Centro, Ibla e Marina, anche se questo vorrebbe dire fare qualcosa di meno appariscente e scegliere da dove cominciare? In un caso sareste criticati perché solo una zona è addobbata, in un’altra perché nessuna zona è sfavillante. In entrambi i casi, vista da fuori, Ragusa è un tutt’uno con Centro, Ibla e Marina. Lo stesso, per un turista, vale per il Sud-Est siciliano.

La verità è che siamo i primi ambasciatori della nostra terra, e invece troppo spesso pur di parlare male dell’Amministrazione per i propri interessi o per i propri malcontenti, qualcuno tende a parlare male della sua città. Preferirei 100 attacchi al sindaco all’antipatica descrizione che alcuni fanno della città dove vivono, che spesso nemmeno corrisponde al vero. E i dati lo dimostrano”.

Insomma dove sta la verità? In mezzo, come sempre. Perché in base all’analisi di determinati dati, tra loro non coincidenti, sia Ragusa che Modica primeggiano. Insomma è una questione di byte, come la si voglia leggere!

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