Turismo: borghi dei tesori in Sicilia nasce associazione. C’è anche Chiaramonte Gulfi

Borghi silenziosi, artigiani dimenticati, mestieri ritrovati, sapori che sanno di casa, ma anche tradizioni, esperienze immersive, un vivere lento che non vuol dire pigro ma piuttosto a misura d’uomo e di natura. Sono questi piccoli luoghi i protagonisti dell’associazione Borghi dei Tesori, nata sotto l’egida della Fondazione Le Vie dei Tesori con l’intento di intraprendere azioni di rigenerazione urbana, di ripopolamento e sviluppo sostenibile.

Ma c’è di più, perché questi piccoli borghi, spesso dimenticati nei più remoti angoli della Sicilia, hanno dato vita ad un bando che, promosso dalla Fondazione Le Vie dei Tesori e dalla Fondazione Sicilia, darà l’opportunità ad alcuni dei propri membri di presentare un progetto per valorizzare il proprio patrimonio culturale.

Tra questi luoghi magici ci sono quasi tutti i paesini delle Madonie, Militello Val di Catania, Buccheri, Chiaramonte Gulfi, Caccamo, Caltabellotta, Castronovo, Mirto, Palazzo Adriano dove Giuseppe Tornatore girò il suo film Nuovo Cinema Paradiso. Poi ancora Polizzi, Portopalo di Capo Passero e tanti altri. Il rilancio dei borghi, quasi tutti intorno ai 5 mila abitanti, è un argomento oggi più che mai attuale. Luoghi spesso sinonimo di uno stile di vita “slow”, attento alle piccole cose e alle tradizioni di una volta, ma non per questo incatramati e lontani. Uno stile che elimina la frenesia della città. Ed è per questo che, approfittando dello smart working, già in molti hanno scelto di passare un periodo della loro vita in questi piccoli centri.

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