TURCHIA, PAESE OSPITE ALLA FIERA DELL’ARCHEOLOGIA DI PAESTUM

Si è aperta a Paestum la XIV Edizione della Borsa Mediterranea  del turismo archeologico, che quest’anno ha visto la Turchia Ospite d’Onore. Per l’occasione immancabile  la presenza del Ministro del Turismo e della Cultura  della Repubblica di  Turchia On.le  Ertugrul GUNAY  che,   accompagnato dall’Ambasciatore  di Turchia in Italia  S.E. Hakki Akil,   ha tagliato il nastro  inaugurale di questa edizione, assieme al Presidente della Provincia di Salerno  dott Cirielli. Il  Ministro era accompagnato da un folto gruppo di collaboratori del suo ministero molti venuti dalla Turchia  fra i quali  il Direttore generale dott. Osman Murat Suslu ed altri presenti a Roma , il direttore consigliere  dell’ufficio di cultura  dell’Ambasciata  sigra  Melda Aras  e da tutto il suo  staff,  oltre a diversi dirigenti  dei musei Turchi,  direttori di scavi in Turchia,( sia italiani che stranieri)  il direttore  generale della TURSAB ( Associazione degli agenti viaggio turchi) Hakan HIMMETOGLU  e  svariati imprenditori del settore turistico e culturale. Presente per la Sicilia il  Console generale onorario di Turchia Domenico  Romeo. IL Ministro nel suo discorso inaugurale  ha esordito dicendo  “ Come Voi ben sapete, amici italiani la caratteristica peculiare di essere eredi  di un impero è avere un ricco patrimonio culturale. I nostri Paesi, che nel corso della storia hanno ospitato diverse civiltà, dal punto di vista del patrimonio culturale sono tra i Paesi più ricchi del mondo e questo rende i nostri territori  estremamente interessanti  per gli studi archeologici”

Nel suo discorso, il Ministro ha posto l’accento sulle collaborazioni internazionali che la Turchia intrattiene nel campo delle ricerche e degli scavi archeologici, (In Turchia opera ad esempio  anche la Missione archeologica a Kime, antica capitale dell’Eolide della quale abbiamo parlato lumgemente durante i mesi scorsi. Il direttore degli Scavi, prof. Antonio La Marca dell’Università di Cosenza ha presentato le novità della campagna di scavi del 2011. Com’è noto un notevole contributo alle indagini è stato dato dall’ equipe del “Centro di studi Leonardo Poidomani”nel quale operano diversi concittadini coodinati dall’archeologo ragusano Nicolò Bruno (n.d.r.) ed ha auspicato che la stessa opportunità vale anche per gli studiosi turchi  nelle attività di scavo e di indagine condotte  da equipe straniere in Turchia” Ha sottolineato un esplicito interesse ad intensificare gli scambi,  facendo presente  che Italia e Turchia  gia collaborano, oggi a 9 scavi e 4 indagini archeologiche   con studiosi  che  operano  nel suolo turco. “Lo scorso anno – ha continuato il Ministro – in totale sono stati condotti  110 scavi e 85 indagini archeologiche da equipe turche, 40 scavi e 25 indagini da equipe straniere. Nel 2002 il budget stanziato era di 1.850.000 lire turche mentre nel 2010 questo è lievitato di 19 volte arrivando a 31 milioni di lire turche pari a circa 12,7 milioni di Euro.”   Il giorno successivo  aprendo i lavori della conferenza  dei direttori  delle Missioni archeologiche italiane che lavorano in Turchia, coordinati dal giornalista  Andreas M. Steiner, direttore di Archeo,  il Ministro  ha continuato a ribadire la massima collaborazione da parte delle autorità turche ad intensificare i rapporti con i paesi stranieri per eseguire in collaborazioni scavi in Turchia ed in altri Paesi del mediterraneo. Ha lamentato  che purtroppo molte  opere d’arte e reperti museali   appartenenti alla Turchia si trovano oggi , per diverse  cause,  in possesso di  Paesi stranieri che non hanno alcun diritto a detenerli.

La Turchia  si sta prodigando affinche questi reperti ritornino al più presto  nel  proprio  territorio e farà  tutti gli sforzi per tutelare questo diritto. Ogni altro Paese  – ha aggiunto –   ha uguale diritto e  mi  auguro  che attraverso la collaborazione  fra tutti gli stati del mediterraneo  che,  sono la culla di una civiltà comune, si possa riuscire a renderli maggiormente fruibili al mondo intero,  rilanciando la conoscenza  delle civiltà  che hanno fatto la storia  del Mediterraneo, oltre a portare dei considerevoli benefici economici  ai Paesi stessi .

Durante  la sosta a Paestum, il Ministro turco ha avuto modo di visitare, gli Scavi di Paestum, Pompei, Napoli ,  apprezzando moltissimo l’inestimabile  patrimonio anche di questa parte d’Italia.

La visita del Ministro si è conclusa  con una bellissima cena di gala, disimpegnata per l’occasione  con pietanze della cucina turca,  offerta dalla Turchia ai rappresentanti   dei Paesi stranieri presenti a questa manifestazione, ed ai diversi ospiti ed autorità della Regione Campana e della Provincia di Salerno che hanno avuto anche la possibilità di  apprezzare anche la tradizionale musica turca offerta da un’orchestra  fatta venire direttamente dalla Turchia. Come al solito e,  per il tradizionale benvenuto che la Turchia  assegna ai propri ospiti, al termine della cena  è stato  donato a ciascun ospite un  gadget  in ceramica della  tradizionale produzione turca 

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it