È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
TRIONFO DEL LA CURRYBONARA DI ENZO MAISTO
29 Ago 2010 23:01
Oltre 650 le presenze per la serata conclusiva del XII VideoLab Film Festival svoltosi nell’antico baglio di Villa Pace, Kastalia (Ragusa). Una seconda ed ultima serata memorabile, ricca di ospiti prestigiosi e momenti di confronto. Trionfa La Currybonara, il cortometraggio di Ezio Maisto. Il film breve conquista il premio per il Miglior Corto e per la Miglior regia e ottiene i mille euro in palio. Così ha decretato la giuria del Concorso Nazionale dei Corti del Cinema d’Arte, presieduta da Galatea Ranzi, madrina del festival. Oltre alla grande interprete, i giurati sono stati: Manuel Giliberti, regista e scenografo, presidente onorario del VideoLab; Sebastiano Gesù, docente di cinema all’Università di Catania; Tullia Giardina, docente di lettere e sceneggiatrice; Deborah Lentini, attrice teatrale.
“La Currybonara di Ezio Maisto è stato giudicato il miglior corto per la straordinaria unità e originalità – si legge nelle motivazioni della giuria – con cui il tema dell’integrazione possibile è stato affrontato e risolto sia sul piano dei contenuti sia su quello estetico-formale”. E, ancora, La Currybonara ha entusiasmato la giuria per “l’eccezionale levità e originalità dell’idea di contaminazione tra i popoli”. Menzione Speciale ad Angelo e Giuseppe Capasso, per Terrible Truth. “Per la loro capacità di rileggere i mestieri del cinema classico e di ricostruirne, con originalità, un’opera dalla forte impronta personale”. Miglior Attore Roberto Accornero, per Diario di un disagiato di Emiliano Cribari. Miglior Attrice, ex aequo, Marina Cacciotti, per La Currybonara e Monica Lucivero, per Se ci dobbiamo andare andiamoci di Vito Palmieri. Altro ex aequo per il Premio della Giuria. Che è andato a: Se ci dobbiamo andare andiamoci e a Gamba Trista di Francesco Filippi. “Per l’alto valore poetico e sociale delle due opere e per la loro efficacia comunicativa, capace di arrivare in modo diretto al cuore e al sentimento di ogni spettatore”. “È stata un’edizione carica di emozioni – dichiara euforico Andrea Di Falco, direttore artistico e fondatore del VideoLab –. La fatica organizzativa è stata compensata dallo straordinario seguito di pubblico. Nelle due serate del festival Villa Pace è stata affollata da un numero incredibile di cinefili”. Madrina della serata, Galatea Ranzi. La grande attrice ha piacevolmente conversato con Di Falco.
“La mia formazione è teatrale – ha detto la Ranzi – solo dopo sono approdata al cinema, con i fratelli Taviani, per Fiorile”. La recitazione cinematografica è diversa da quella teatrale? “Sono due mestieri quasi totalmente diversi – ha detto l’attrice – perché i significati sono differenti. Attualmente lavoro a teatro per riproporre Le sedie di Ionesco e La Locandiera di Goldoni”. L’interprete ronconiana per antonomasia da nove anni vive in Sicilia. Che ama riamata. “Ho una predilezione per i ruoli in costumi. Anche da qui nasce la collaborazione con Manuel Giliberti, regista di Lettere dalla Sicilia”. E proprio Giliberti ha curato la mise en espace de La FINE degli AFFANNI, romanzo Mursia scritto da Luca Castellano e Andrea Di Falco.
Il reading ha suscitato un’intensa emozione presso gli spettatori presenti. Giliberti ha affidato le pagine scelte del testo alla commossa recitazione di quattro bravissimi attori giovani del teatro italiano. Davide Sbrogiò, ha interpretato il protagonista, Paolo Maria Imperatore, pallanuotista di professione; Deborah Lentini è stata la narratrice della storia e Mammìn, la madre del personaggio principale; Nicoletta Epifani ha portato in scena i personaggi di Eva, la prima fiamma di Paolo Maria, ed Eva, la futura moglie; Carlo Ferreri è stato Enzù, il padre dello sportivo e Gabrile, il Mago, l’amico-allenatore.
Il pubblico è rimasto incantato dalla sicura partecipazione al testo da parte degli interpreti. Applausi finali degli spettatori, oltre che per gli attori, anche per lo stesso Di Falco. Ma il VideoLab non è stato solo premi e visioni. Uno spazio è stato dedicato alla riflessione sul mestiere del cinema. Di Falco, insieme a Sebastiano Gesù, Tullia Giardina e Manuel Giliberti hanno parlato della fresca esperienza di Camera Look, Scuola di Cinema e Scrittura. Sei mesi (febbraio-luglio 2010) di sorprendente successo di partecipazione e d’interesse. Luogo deputato alle lezioni: la Filmoteca Laboratorio 451 di Vittoria. All’incontro hanno partecipato altri due docenti della Scuola: Vito Zagarrio, regista e docente di cinema all’Università RomaTre e Giuseppe Gambina, storico esercente della MultiSala Golden di Vittoria.
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